“Servizio ai disabili, il Comune di Benevento ha revocato l’affidamento della ex scuola San Modesto alla cooperativa Esculapio. Nasce l’ennesimo contenzioso con altri danni alle casse comunali”.
E’ l’incipit della nota stampa di Gabriele Corona, del movimento ‘Altra Benevento è possibile’. Prosegue la nota:
“Ieri, 15 marzo, il dirigente del settore Servizi al Cittadino del Comune di Benevento ha rescisso il contratto sottoscritto nel 2020 con la cooperativa Esculapio di Marano (NA) per l’uso della ex scuola San Modesto in via Firenze, concessa per un servizio Sociale Polifunzionale per Disabili.
In quella struttura era fino al 2018 era attivo il centro “E’ più bello insieme” gestito dalla cooperativa La Solidarietà di Benevento, sfrattato dall’amministrazione Mastella nel 2018 per motivi strumentali come riconosciuto poi da diverse sentenze e conseguenti danni economici per il Comune.
L’ex scuola fu concessa in fitto nel 2019 alla cooperativa napoletana con atti confusi ed idonei a creare ulteriori contenziosi, come segnalato più volte da Altrabenevento, anche con un comunicato che mi costò un provvedimento disciplinare (ero allora dipendente del Comune) poi annullato dal Giudice del Lavoro con spese a carico del Comune.
Formalmente ad Esculapio era stato concesso in fitto solo la scuola per un servizio di assistenza ai disabili non esclusivo per gli utenti dell’Ambito 1 costituito dai Comuni di Arpaise, Apollosa, Benevento, Ceppaloni e San Leucio del Sannio.
La cooperativa napoletana ha effettuato lavori di adeguamento della struttura e si è impegnata contrattualmente a versare al Comune 12.000 euro all’anno per il fitto della struttura sulla base del piano economico che prevedeva l’assistenza di 30 disabili.
Invece, il centro gestito da Esculapio è stato frequentato solo da un massimo di otto persone con disabilità perché altre hanno scelto servizi gestiti da altre cooperativa.
Il dirigente Alessandro Verdicchio, su proposta del Responsabile del Procedimento, Orsola Caporaso, ha provato ad imporre ai disabili dei comuni dell’Ambito Territoriale la scelta del centro gestito da Esculapio, ma prima il TAR e poi il Consiglio di Stato hanno sonoramente bocciato questo tentativo, con ulteriore condanna alle spese per il Comune.
Adesso lo stesso dirigente ha rescisso il contratto con Esculapio che non ha pagato il fitto pattuito per buona parte dell’anno 2020 e tutto il 2021 ma c’è da giurare che anche questa decisione procurerà ulteriori conseguenze giudiziarie e danni economici per l’Ente.
Ovviamente segnaliamo anche questo ulteriore caso alla Corte dei Conti ma intanto i consiglieri comunali potrebbero cominciare a fare un calcolo dei danni procurati finora dal dirigente Verdicchio”.