Benevento – Non solo l’annunciato restauro di uno scudo di un guerriero longobardo grazie alla Inner Wheel di Benevento, ma un’ampia e articolata ristrutturazione di quasi tutto il Museo del Sannio.
Questo il contenuto dell’evento di oggi pomeriggio vissuto nell’Istituto culturale di piazza Matteotti e illustrato da Marcello Rotili, nominato da due anni direttore scientifico del Museo.
Molto materiale che si trovava confinato nei sotterranei è stata restaurato ed è stato riportato alla luce, venendo esposto nelle sale del Museo.
Al centro di questo complesso lavoro di recupero finanziato dalla Provincia, spicca nella Sezione longobarda, ora rinominata Sezione di Archeologia tardoantica e longobarda, lo scudo di un cavaliere longobardo, restaurato dal Comitato presieduto da Filomena Cotroneo.
L’importante reperto, che ha vissuto una storia di restauro travagliata, è ora collocato su un supporto in plexiglass.
Dopo i saluti introduttivi da parte del presidente facente funzioni Nino Lombardi e della presidente della Inner Wheel Filomena Cotroneo, Marcello Rotili ha illustrato il contenuto della nuova sezione: “Abbiamo riorganizzato la sezione longobarda rinominandola Archeologia tardoantica dei longobardi. Lo definisco un faro. Con il supporto dell’associazione Inner Wheel abbiamo potuto restaurare lo scudo del cavaliere”.
“Spazio anche alla didattica“, ha sottolineato Rotili, il quale ha rimarcato come “la ristrutturazione non voglia essere che un laboratorio scientifico per far comprendere la struttura“.