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Benevento – Oltre novanta minuti di sofferenza e sacrificio per Pasquale Schiattarella che ha dovuto fare gli straordinari anche contro il Pisa a causa dell’emergenza a centrocampo. Le parole del regista giallorosso al termine del match pareggiato con i toscani al Ciro Vigorito (qui la nostra analisi della sfida): 

Analisi – “Penso che il momento giusto per passare in vantaggio sia stato nel primo tempo. Il tiro di Karic, l’occasione di Improta e alcuni cross tesi ci hanno fatto sfiorare il gol. Creso che al di là del primo tempo con l’Ascoli abbiamo sempre provato a giocare e a creare chance. E’ ovvio che quando vedi la classifica devi porti per forza delle domande”. 

Situazione – “L’occasione capitata a Karic? In area di rigore non si può stoppare una palla del genere, lo sa lui e glielo ha detto anche il mister. Serve più cattiveria. Sono il più vecchio del gruppo e dispiace molto vedere questa situazione. Tutti i ragazzi stanno lavorando come dannati, la cosa brutta è che non riusciamo a portare a casa i tre punti perché i sacrifici li stiamo facendo. Oggi non avevamo cambi, il Pisa sì. Sappiamo di essere in difficoltà e che c’è tanto da lavorare e ripartiamo da lunedì”. 

Infortuni – “Sappiamo che la situazione è particolare ma siamo a fine ottobre e con dieci titolari fuori, tutte le squadre farebbero fatica. Oggi c’erano tanti ragazzini in panchina, è una situazione particolare. Avere gente come Tello e Glik ti aiuta, anche durante gli allenamenti

Centrocampo – “Per me non è un problema giocare a due o tre, vado gestito perché erano otto mesi che non giocavo dopo un brutto infortunio e a 35 anni. Stringiamo i denti e vediamo di arrivare alla sosta per recuperare qualcuno”.

Passato – “Sul passato non voglio tornare, non ne voglio parlare, se sono qui è perché qualcuno si è ricreduto. Sono tornato perché qui ho iniziato, quella retrocessione me la porto ancora dentro e prima di smettere mi sono detto di voler vincere un altro campionato di B e se devo farlo, voglio farlo con il Benevento”.

L’episodio della maglia – “A Bolzano forse ho sbagliato i tempi, non ho capito cosa chiedevano. Ho lanciato la maglia come ringraziamento, quando è tornata indietro l’ho presa. Ho chiarito con la gente, sono stato contento di non essere io il problema”.

Classifica – “Penso che avremmo potuto avere qualche punto in più rispetto a quelli attuali. Non credo nel ritiro, stiamo tutti meglio insieme alle nostre famiglie. Non è bello stare lontano da casa, ma sappiamo che per ritrovarsi ci vuole anche questo a volte. Mi è piaciuto come la gente c’è stata vicina, ricevere degli applausi in questo momento è una boccata d’aria importante”.

Condizione – “Riguardo la mia prestazione avrei potuto fare molto meglio. Non sono stato al top negli ultimi giorni ma non potevo abbandonare i ragazzi. A Benevento mi hanno voluto anche per il carisma, sono consapevole che l’età avanza e che vado gestito. Siamo contati ovviamente, c’è da stringere i denti. Bisogna arrivare alla sosta e tenere botta”.

Esterni – “Quando hai giocatori di gamba come Improta e Letizia ti viene normale dargli palla perché possono creare qualcosa di pericoloso da un momento all’altro. Quello era il momento giusto, nel primo tempo, in cui avremmo dovuto dare il colpo decisivo alla partita. Quando dobbiamo assestare il colpo del ko veniamo un po’ meno”.

Caldo – “C’è stato un dispendio di energie enorme anche per il caldo. Ci abbiamo provato, soprattutto nel primo tempo. Se avessimo sbloccato la gara avremmo potuto ottenere qualcosa in più. Nella ripresa è stata la classica gara di serie B”.

Tifosi –  “Siamo i primi a stare male quando vediamo la nostra gente tornare a casa a testa bassa. Il nostro umore è anche il loro umore, faremo di tutto per far tornare il sorriso ai tifosi e il sereno nell’ambiente”.