“Guardiamo ai territori per restituire cultura”. Il Soprintendente belle arti e paesaggio ai Beni culturali Mariano Nuzzo ha riportato alla pubblica opinione le prime risultanze di un importante rinvenimento archeologico datato circa 2400 anni fa in relazione alle opere in corso per la realizzazione della Alta Capacità ferroviaria della tratta Afragola o ed ha illustrato il processo di valorizzazione dei rinvenimenti.
Presso la Sala Paleontologica della Soprintendenza per le province di Caserta e Benevento presso l’ex Convento San Felice al Viale degli Atlantici, in collaborazione con la Società Rete Ferroviaria, è stata organizzata la mostra “Viaggio nel Sacro”, dedicata al santuario di Ponte, che è riemerso alla luce proprio mentre si stavano realizzando i lavori della tratta ferroviaria. La conferenza stampa di inaugurazione è la prima importante tappa di un percorso condiviso di valorizzazione dedicato ai tanti anni di ricerca nell’ambito della valorizzazione delle infrastrutture ricadenti nei territori delle province di Napoli, Caserta e Benevento.
Una mostra sarà aperta al pubblico per alcune settimane, non un’esposizione permanente ma si darà la possibilità ai territori di rendere visibili i reperti.
Il ritrovamento a Ponte di un santuario di epoca romana-ellenistico ricco di materiale votivo rappresenta una forte testimonianza, una patrimonio culturale inedito. Il santuario rinvenuto a Ponte con la sua complessità architettonica e la ricchezza del materiale rinvenuto ha offerto una nuova chiave di lettura storica sulle usanze culturali della regione prima e dopo la romanizzazione del Sannio. Presenti nei ritrovamenti raffigurazioni di divinità, statuette raffiguranti giovani donne devote e figure maschili di guerrieri. Presentato anche un modello di tempietto in terracotta destinato ad accogliere offerte.
Il Soprintendente Nuzzo ha sottolineato: “Portiamo all’attenzione dei rinvenimenti accaduti al Santuario di Ponte. Un Santuario di età romana e ‘dell’arte ellenistica. Potremo ammirare questi reperti da questi scavi”. Nuzzo ha quindi spiegato come sia stata fondamentale la collaborazione sinergica con il Gruppo Fs: “Diamo futuro ai nostri territori mettendoli in connessione per quest’importante infrastruttura che collegherà Napoli a Bari”.
La Soprintendenza ha firmato questa mattina un protocollo d’intesa con Rete Ferroviaria e queste sono state le illustrazioni date sul contenuto e l’obiettivo del documento: “Ci consentirà di attivare attività di valorizzazione e l’intenzione è quella di recuperare laboratori di restauro”, una sorta di pronto soccorso dell’archeologia.
Presenti il sindaco di Benevento Clemente Mastella ed il Presidente della Provincia Nino Lombardi.
Il primo cittadino ha esortato a cogliere l’opportunità di questa straordinaria scoperta archeologica: “Questa è una bella occasione per la riconoscibilità di un territorio. Benevento e Roma e la loro vicinanza papalina” .
Mastella ha parlato del piccolo fossile Scypionix stimolando le istituzioni scolastiche a venirlo a conoscere e salutare.
Il sindaco di Ponte Antonello Caporaso, nel cui territorio è stata rinvenuto il tempio, ha spiegato: “Abbiamo siglato già un protocollo d’intesa con il Ministero della Cultura, con la Soprintendenza e con Rfi affinché questi ritrovamenti importantissimi vengano esposti in una struttura di Ponte che abbiamo già individuato e che sarà interessata da lavori di restauro”.
E’ intervenuto il responsabile Ambiente e Territorio di Rfi, Mariano Di Mario: “Questi ritrovamenti, risalenti al quarto secolo avanti Cristo, hanno un elevato valore e sono venuti alla luce grazie ai lavori della Napoli-Bari. Ci hanno consentito di dare maggiore identità ai territori che attraversano”.
Sul protocollo con gli altri enti, Di Mario ha dichiarato: “Ha lo scopo principale di valorizzare proprio questi reperti e farlo anche attraverso un racconto all’interno delle nuove stazioni, con delle indicazioni su dove poi poter visitare le scoperte emerse”.