Nel Sannio 48 giovani europei tra i 18 e i 30 anni, composti da volontari, attivisti per i diritti umani, musicisti, ballerini, seconde generazioni e rifugiati politici parteciperanno al progetto organizzato dalla YMCA Parthenope ONLUS e cofinanziato dal Programma ERASMUS+. Il fine del progetto è quello di “scambiarsi le buone pratiche” attraverso le tecniche artistiche, quali musica, danza e animazione di strada, per attuare accoglienza, inclusione e solidarietà. “Suoni e voci dell’esodo” esprime la volontà del partenariato del progetto di conoscere ed esplorare le culture, i saperi e le realtà migratorie dei paesi partecipanti e le persone che rappresentano rispettivamente la Germania, l’Italia, la Repubblica di Macedonia del Nord, la Polonia, il Portogallo, la Romania, la Spagna e Turchia.
Le attività progettuali saranno realizzate presso il “Convento Francescano SS. Annunziata” di San Giorgio del Sannio e verranno completate nel comune di Fragneto Monforte il 13, 14 e 15 ottobre nell’ambito del Raduno Internazionale delle Mongolfiere, dove si esibiranno in spettacoli di musica, danza e animazione di strada e condurranno una campagna sui diritti umani e l’inclusione sociale anche attraverso la realizzazione di prodotti digitali a favore degli immigrati, dei rifugiati, delle seconde generazioni di tutte le comunità.
L’idea progettuale è figlia dell’antropologa Ramona Viglione che da più di 5 anni si occupa di progettazione sociale e di mediazione culturale e che sarà la Coordinatrice dello scambio giovanile. Racconta Ramona Viglione: “purtroppo la “fortezza europa” diventa sempre più corazzata, dal 2013 nel Mediterraneo si continua a morire e l’opinione pubblica è lontana dai temi e dalle pratiche dell’accoglienza, dell’inclusione e dei diritti umani in generale; con questo progetto proveremo a sensibilizzare ed informare sia i giovani partecipanti che il pubblico del Festival di Fragneto proprio su questi argomenti”.
Saranno coinvolti alcuni dei Minori Stranieri non Accompagnati residenti a Fragneto Monforte presso il Centro di accoglienza della cooperativa Giada e le performance riguarderanno anche le tradizioni dei loro paesi d’origine. Inoltre continua l’intesa con il Comune di Fragneto Monforte che continua ad allargare l’internazionalità del Raduno delle Mongolfiere, includendo le associazioni e gli ospiti in un festival che con gli Erasmus è ancora più internazionale.