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Quattro gol nelle ultime sette partite. Roberto Insigne si sta prendendo il Frosinone e sta diventando uno dei beniamini del pubblico ciociaro. L’esterno offensivo napoletano ha messo la sua firma sul titolo di ‘campione d’inverno’ andato al club del presidente Maurizio Stirpe, che ha svoltato alla boa del girone di andata con 39 punti. Il direttore sportivo Guido Angelozzi gongola dopo lo scambio con il Benevento portato a termine lo scorso 27 agosto, nell’ambito del quale nel Sannio arrivò Camillo Ciano.

L’operazione finora ha portato maggiori fortune proprio ai ciociari, se non altro perché l’altra pedina della trattativa è stata frenata da un infortunio che l’ha tenuta fuori dal campo negli ultimi due mesi. A rendere ancora più triste il quadro è il rendimento complessivo delle due squadre, divise da ben 17 punti l’una dall’altra: se i gialloblu comandano il torneo cadetto, il Benevento è alle prese con diversi guai che affondano le loro radici proprio nel mercato estivo e nella condizione precaria di molti giocatori arrivati in quella sessione. “Conoscevo bene Insigne che aveva vinto già dei campionati di B e lo ritenevo funzionale al Frosinone – ha detto Angelozzi -. Eravamo convinti che avrebbe fatto bene con noi dopo il periodo di appannamento con il Benevento. All’inizio ha un po’ faticato non avendo mai visto il campo, ma poi ci ha pensato Grosso a rimetterlo in condizione”.

Insomma, dopo un avvio stentato il ‘fratello d’arte’ si è ritagliato un ruolo di primo piano nello scacchiere frusinate. Schierato titolare per la prima volta il 4 dicembre contro il Sudtirol dopo due sigilli consecutivi da subentrato, Insigne non ha deluso le aspettative diventando un perno della squadra di Fabio Grosso. Il tutto mentre Fabio Cannavaro aspetta il rientro di Ciano, giocatore che era stato messo al centro del suo progetto tattico poco prima della distorsione al ginocchio rimediata nella trasferta comasca. Per lui solo otto presenze ma anche tre assist che avevano impreziosito un avvio di stagione di buon livello. Il destino poi si è messo di traverso, nella speranza che il 2023 porti con sé qualcosa di diverso.