Sant’Angelo a Cupolo (Bn) – Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma di Maria Grazia Micco, assessore al bilancio ed ai tributi presso il comune di Sant’Angelo a Cupolo.
“Costretti a fare i conti con la scarsità delle risorse disponibili, l’Amministrazione Cataffo ha stabilito di dare priorità alla riduzione della evasione fiscale per dotarsi delle risorse finanziarie idonee a garantire i necessari servizi alla popolazione.
Un’azione incisiva che in pochi mesi ci ha permesso di accertare mancati versamenti di tributi, prevalentemente IMU e TASI, per circa 1 milione di euro, solo per le annualità 2017 e 2018.
In materia di Tassa Rifiuti, in questi giorni i nostri concittadini stanno ricevendo gli avvisi di pagamento per l’anno 2022. Come è noto, il costo del servizio rifiuti deve essere coperto, per legge, al 100% dalle tariffe stabilite in fase di aggiudicazione della gara d’appalto, così come determinate a suo tempo dalla vecchia amministrazione.
Un costo che oggi rappresenta un vincolo per l’attuale amministrazione che solo in occasione della nuova gara potremmo ridurre, nonché ridefinire il livello di qualità del servizio.
Occorre ricordare che nel 2021, furono assegnati dal Governo centrale dei fondi COVID da destinare alla riduzione delle bollette, ben 51mila euro che l’amministrazione D’Orta e l’assessore al ramo Stefano Zarro, decisero di destinarli alla riduzione generalizzata della TARI, senza dare alcuna priorità alle famiglie in condizioni economiche disagiate. Una riduzione indiscriminata, in violazione del principio costituzionale della capacità contributiva, tra l’altro con effetti impercettibili per i cittadini, visto che, tra costi fissi e variabili, è stata solo del 3,5%.
Non potendo più usufruire di tale contributo COVID, per questa annualità è stato applicato un piccolo incremento della TARI, ad alcune categorie di contribuenti, dovuto alla necessità di coprire quella somma che quest’anno non è stata riconosciuta dal Governo centrale.
In ogni caso, va chiarito che l’amministrazione ha inteso ridurre il carico alle famiglie con un solo componente, dove spesso si annida la povertà nascosta.
Per le famiglie con più componenti il maggior costo supera di poco il 10%, crescente al crescere del nucleo familiare, in ossequio all’obbligo di legge di far pagare la tassa a chi produce più rifiuti.
Per le attività economiche, invece, l’incremento rispetto al 2021 avrebbe dovuto superare il 100% della tariffa, ma l’amministrazione ha cercato di ridurre l’impatto degli incrementi, in considerazione dei lunghi anni di crisi dovuta al Covid, che ha colpito le imprese ancor più dei cittadini.
Inoltre, per contenere i costi, ci siamo attivati per ridurre al minimo le spese provvedendo, tutti gli amministratori, a piegare ed imbustare gli avvisi di pagamento, risparmiando così oltre 4.000 euro.
In ogni caso, è impegno dell’Amministrazione Cataffo, attraverso la riduzione della evasione TARI ed attraverso un contenimento dei costi della raccolta e dello smaltimento, di ridurre a partire dal 2023 le tariffe, assicurando allo stesso tempo un servizio di elevata qualità ai cittadini santangiolesi.
Infine, si anticipa che è in corso di predisposizione una delibera che, in considerazione del caro-bollette, consentirà ai cittadini di poter pagare la TARI a partire da ottobre e non da settembre come inizialmente stabilito”.