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“Cerchiamo di salvare almeno il Pronto Soccorso”.  Il manager della sanità pubblica Pietro Farina ha esortato le istituzioni a battersi per garantire livelli adeguati di assistenza all’Ospedale Sant’Alfonso Maria del Liguori che appare sulla strada di un radicale ridimensionamento.
Farina, definito “storico manager”, ha parlato nel pomeriggio dopo l’incontro dibattito promosso dalla neo senatrice di Forza Italia Sandra Leonardo per discutere delle sorti del nosocomio.  Lonardo ha voluto convocare i sindaci del comprensorio a Sant’Agata dè Goti ad un confronto per evitare che il Commissario della Sanità in Campania, che è anche il Presidente della Regione Vincenzo De Luca, faccia “tabula rasa” o quasi dell’ospedale. 
 
La discussione si è tenuta nell’ex Cinema Italia della cittadina sannita, a pochi passi dal Municipio. Presente il padrone di casa Carmine Valentino, i sindaci di Dugenta Clemente Di Cerbo, di Limatola Domenico Parisi, di Airola Michele Napoletano e di Valle di Maddaloni Francesco Buzzo.
A moderare l’incontro Antonio Frogerio.
Confronto  aperto e dialettica  civile ma velenosa tra il primo cittadino Valentino e Sandra Lonardo.
Quest’ultima ha attaccato: “Leggendo dai documenti emerge che il territorio di Sant’Agata viene penalizzato e di questo chiaramente siamo preoccupati”. 
La senatrice ha poi aggiunto: “Si costituisce davvero  un vero polo oncologico all’avanguardia, ma ci vogliono risorse. Queste risorse ci sono? Si dovranno spendere dai 20 ai 50 milioni. Ci sono i soldi?”. Anche in riferimento al piano per il Rummo, la Lonardo ha tuonato “Vogliamo conoscere la pianta organica. Il reparto di Senologia viene spacchettato, lo stesso vale per la  Chirurgia”
Il primo cittadino santagatese Valentino ha ribatutto: “Io proposte alternative alla mia non ne ho sentite in questi anni. Sul tema della sanità i miei colleghi sindaci sono sempre stati molto timidi. E’ sempre mancato il numero legale vedremo lunedi che succederà ( è convocata a Palazzo Mosti l’assemblea dei sindaci proprio sull’argomento ndr) “
Quindi, l’esponente Pd ha proseguito: “La realtà è che in questi anni abbiamo salvato il Sant’Alfonso che diventerà un polo oncologico. Questo lo dicono i documenti”.Io lunedì – ha aggiunto -sono pronto a fare mia la proposta di Clemente Mastella sulla priorità del Pronto intervento per il nosocomio. Impoverire la strutture ospedaliera non serve a nessuno”
La senatrice Lonardo ha sottolineato: “La divisione in macroarea che aveva stabilito il presidente De Luca non ci piaceva. Perché prevedeva l’accorpamento con Avellino e un solo ospedale di secondo livello” . E ancora: “Tutto questo produrrà una perdita di posti letto per Sannio e Irpinia”. “A mio avviso – ancora la senatrice di Forza Italia – si tratta di un atto aziendale elaborato solo sulla carta. C’è rischio che si acquistino tecnologie a prezzi altissimi e poi non vengano utilizzate. Visti i rischi serve un piano B, magari trasformare Sant’Agata in punto di cura per post acuti e cronici “. “ Ma Catapano al Rummo – l’ulteriore interrogativo della Lonardo – va via veramente solo per problemi personali? O ha visto anche lui un futuro incerto?”   
Valentino ha parlato di una nuova sfida sia per il Rummo sia per il De Liguori: “Preservare un ospedale di secondo livello per il Rummo e dare un’opportunità al De Liguori come specialistica. Questa è una certezza rispetto all’incertezza del passato. Metterà piede la Neurochirugia e l’Oncologia in questa provincia”. 
Quanto ai posti letti, Valentino ha assicurato che “raddoppieranno. Da 70 passeranno a 142″   
Il sindaco di Dugenta Di Cerbo ha  rimarcato: “Qui è necessario avere un Pronto di Soccorso attivo. Il Polo oncologico sarebbe un’aggiunta ma corre salvare questo importante strumento “.
Infine ha aggiunto: ” Non è pensabile avere un Pronto soccorso a Benevento e in quelle condizioni. E’ indecente“.