Tempo di lettura: 2 minuti
Di seguito nota stampa di Raffaele De Longis, consigliere comunale e provinciale del Partito Democratico.
 
Quando si parla di sanità ben vengano i richiami al dialogo, alla collaborazione e alla cooperazione. E dunque, se la riunione in Regione che ha visto tra gli altri protagonisti il Presidente De Luca e il sindaco Mastella comporterà l’avvio di un nuovo e necessario dibattito su come e meglio tutelare il diritto alla salute nel Sannio noi faremo la nostra parte. Ma occorre pure che qualcuno ci riconosca la possibilità di farlo. Attendiamo ormai da oltre un anno, infatti, la convocazione del Consiglio Comunale. A essere chiari: la stessa disponibilità al confronto che Mastella ha preteso – giustamente – dalla Dg dell’ospedale ‘San Pio’ la reclamiamo noi nei suoi confronti. Anche perché davvero non si comprendono i motivi di tanta ostilità verso la civica assise, istituzione che rappresenta la Città e non gli interessi di una parte. Dico di più: una presa di posizione forte – se possibile unitaria – del Consiglio andrebbe a rafforzare la figura del Sindaco nei tavoli interistituzionali. Perchè noi questo vogliamo fare: dare un contributo in termini di iniziative e proposte per migliorare la sanità sul territorio. Ascoltando il Consiglio – dove noi avremmo piacere che a intervenire fossero anche associazioni e rappresentanze del settore – Mastella magari scoprirebbe che alcune sue idee sono già state da noi discusse. Mi riferisco, per dirne una, all’ipotesi di coinvolgere i medici di medicina generale e di continuità assistenziale nella gestione del Pronto Soccorso ospedaliero attraverso l’affidamento dei codici bianchi e verdi. In Consiglio, poi, potremmo e dovremmo iniziare una discussione – già urgente – sulle Case di Comunità, sulla loro organizzazione affinchè possano rivelarsi presidi realmente utili a garantire il diritto alla salute e non scatole vuote. L’auspicio, a concludere, è che al “disgelo” dei rapporti tra sindaco e Dg dell’ospedale San Pio possa seguire ora una analoga apertura al confronto in Consiglio”.