Sant’Agata de’ Goti (Bn) – Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma di Carmine Valentino, consigliere comunale di opposizione al Comune di Sant’Agata dè Goti:
“Emergenze varie, silenzi istituzionali inquietanti, un’assenza e indifferenza a difendere e rivendicare servizi e priorità di una Comunità.
Ho atteso tempo, non in silenzio, attivandomi e sostenendo chiunque abbia tentato di fare qualcosa, ma da ormai tre anni su temi rilevanti, il locale governo istituzionale non proferisce più parola né attiva iniziative per il nostro territorio e la nostra Comunità: indifferenza, inadeguatezza, complicità? Mah!
Da oltre due anni non vi è una azione forte da parte delle istituzioni locali sui temi come la sanità ospedaliera, quella territoriale dei medici di base, dei presidi scolastici territoriali, dei servizi primari (trasporti, infrastrutture, etc.) per rilanciare la inesorabile “discesa” socio-demografica in cui siamo incappati. La Pandemia prima, la Guerra dopo, sicuramente determinano condizioni poco favorevoli, ma guardandoci intorno è facile rilevare come che quello che manca assolutamente è una “visione programmatica delle priorità”.
Ormai è risaputo che si sentono tutti protetti “nei luoghi decisionali”, nelle scellerate scelte che talvolta si fanno, da una “silente” e, a volte, indifferenza rappresentanza istituzionale territoriale: attenzione, ad esempio, in due anni non si è fatto un atto da parte del Comune per difendere il nostro Ospedale, fatto grave, gravissimo! Neanche un Consiglio Comunale aperto, più volte richiesto, è stato concesso, siamo rimasti ad un “misero” comunicato stampa dell’ottobre scorso a seguito di un incontro avuto con il Presidente della Regione Campania titolare della materia: tattiche e tatticismi servono, su certi argomenti, a poco, forse servono a qualcuno, ma non all’interesse della Comunità; insomma, è il momento di sottolineare a tutti la inadeguatezza di qualcuno, che si è “nascosto” per troppo tempo ma che non potrà farlo ancora a lungo. Siamo ormai ad un punto di non ritorno, al capolinea su certi temi: se sulla sanità anche qualche organizzazione di sindacato, oltre ai livelli manageriali e regionali, si sente “autorizzata” a certe scelte, considerazioni, proposte ed esternazioni che leggiamo, e la prima istituzione/autorità sanitaria locale non proferisce parola, abbiamo poco da fare se non dare forza e voce, come si è fatto in passato, al malessere generale e spesso silenzioso che serpeggia nella gente, delusa, arrabbiata, per alzare l’attenzione generale, sempre se per tutto questo vi sia la forza di TUTTI di farlo.
Io come sempre sono pronto, ci sono come sempre, è necessario “combattere” le resistenze di qualcuno e le loro inadeguatezze con le “armi della democrazia”: la cittadinanza tutta, associazioni, movimenti, comitati, singoli cittadini, che hanno “perso la parola” negli ultimi anni , eccezion fatta per qualcuno, non hanno troppo tempo ancora per dire e fare quello che è giusto dire e fare. Le istituzioni che governano devono guidare per mandato popolare i processi, come da sempre, coinvolgendo tutti, cittadini, movimenti, i partiti politici questi ultimi quale leva forte per un confronto e dibattito vero.
Ma non bisogna confondere strumentalmente i ruoli: con garbo e rispetto istituzionale.
Senza interessi di parte né strumentalizzazioni.
Nell’esclusivo interesse del bene comune….e delle Verità. Il tempo è galantuomo”.