Benevento – Riceviamo e pubblichiamo la nota del consigliere regionale Luigi Abbate sulla tematica riguardante la riorganizzazione del 118. Di seguito il testo:
‘’Il sindaco di Ginestra ha letto con assoluta superficialità la mia nota sulla riorganizzazione del 118. Si voleva attenzionare all’opinione pubblica e, a chi dovrebbe decidere, la precarietà e le sofferenze del territorio in tema di emergenza sanitaria. Ricordo che i fondi per la sanità e i tetti di spesa sono di competenza nazionale e la Regione, al di là dell’ecobonus sanitario per le case di comunità, hospice e Cot, si sta battendo per una migliore distribuzione nazionale dei fondi del SSN’’. A dichiararlo il consigliere regionale Luigi Abbate.
‘’Lo ricordo perché al sindaco questo particolare sfugge. Così come non ricorda la mia battaglia contro la Malagestione = Malasanità, come anche la denuncia del cinismo delle incompetenze prima, durante e ancora oggi. La mia riflessione sulla revisione del sistema di emergenza territoriale era quindi coinvolgere i cittadini e le istituzioni.
Nella premessa chiarivo che nella fase attuale non era necessario cambiare l’attuale organizzazione e facevo delle riflessioni su uno scenario che in maniera subdola, silente stava cambiando. Nella proposta della ASL, contestatissima, si stabiliva che nei presidi SAUT e PSAUT del 118 ben sei ambulanze su dieci avrebbero dovuto effettuare i soccorsi di emergenza senza medico a bordo. Per una corretta valutazione delle proposte in campo, occorre tener presente che il numero attuale di dieci postazioni SAUT e PSAUT 118 dell’ASL di Benevento è perfettamente coerente con il numero stabilito nel piano regionale di riorganizzazione della rete dei presidi dell’emergenza 118.
Sulla base degli indirizzi operativi regionali, la ASL di Benevento garantisce il servizio di emergenza del Distretto Sanitario Nord-Est con le ambulanze medicalizzate allocate presso il SAUT di Morcone e il PSAUT di San Bartolomeo. Il presidio di Ginestra degli Schiavoni è un presidio aggiuntivo che non rientra nella definizione di SAUT/PSAUT trattandosi di una postazione di soccorso base senza medico a bordo, competente per interventi di basso codice di gravità gestiti da personale infermieristico e autisti.
E’ per tale motivo che, come afferma il sindaco Barile, la postazione di Ginestra degli Schiavoni è senza pianta organica e medicalizzata soltanto nelle ore diurne grazie alle prestazioni aggiuntive che i medici effettuano oltre il proprio orario di lavoro nell’ambito di un progetto sperimentale avviato nel 2017 per qualche trimestre e che continua ancora oggi, non si sa con quale autorizzazione.
In una situazione di grave carenza di medici, non è razionale sottrarre risorse al sistema del 118 togliendo i medici dalle ambulanze 118 dei PSAUT e SAUT per mantenerli in una postazione che la stessa ASL di Benevento non ha inserito nella rete delle dieci postazioni dell’emergenza 118. Per quanto riguarda i numeri, devo sottolineare che essi non si possono smentire. Dai dati riportati nella Relazione sulla Performance 2021, risulta che i 442 interventi/anno della postazione di Ginestra degli Schiavoni sono un numero oggettivamente inferiore rispetto agli interventi dei presidi 118 del SAUT di Morcone (952) e del PSAUT di san Bartolomeo in Galdo (736).
Il fatto che la competenza di riorganizzare la ASL non significa che io debba disinteressarmi di una proposta che, sebbene sia stata derubricata ad ‘ipotesi non confermate, è stata trasmessa formalmente alle parti sociali’’.