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Benevento – Un evento simbolico e un concreto sostegno alle donne. Nella giornata dell’8 marzo, la direzione dell’Ospedale San Pio ha voluto evitare la retorica delle mimose e delle parole di circostanza per esaltare “l’altra metà del cielo” e ha invece consegnato alle future mamme un meglio attrezzato ed allestito Reparto di Ginecologia

Il Direttore generale del San Pio, Mario Ferrante, ed il Primario del Reparto di Neonatologia, Francesco Cocca hanno infatti inaugurato oggi le dotazioni per una migliore e più efficace offerta dei servizi sanitari a favore delle donne. Si tratta di nuovi e restaurati locali di accettazione e ambulatoriali del reparto, restituiti all’utenza dopo il restyling strutturale. 

“Abbiamo ristrutturato quest’ala riattivando un reparto fermo da quindici anni – ha sottolineato Ferrante -. E’ una struttura che sarà utilizzata in futuro per le attività materno infantili e di neonatologia. In questi tre anni sotto la mia gestione abbiamo ristrutturato padiglioni per avere una maggiore qualità e per accogliere i pazienti nel migliore dei modi. Siamo stati condizionati da Padre Pio ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti”.

Sul reparto di Ostetricia si è espresso il primario Cocca: “Parliamo di un’opera che pagava lo scotto di anni di decadenza, ma oggi la ristrutturazione è realtà per una crescita completa che guarda alla qualità dell’offerta assistenziale dell’ospedale. Credo che sia l’unico reparto dell’ospedale a cui si accede con gioia”.

Ferrante, a margine alle iniziative dell’8 marzo presso il Reparto di Ginecologia, ha parlato anche di Pnrr, Covid e dell’Ospedale Sant’Alfonso Maria de’ Liguori a Sant’Agata de’ Goti. Il direttore ha voluto dribblare le polemiche di natura politica circa il potenziamento dei due poli ospedalieri: “Stiamo lavorando per potenziare i servizi. Tre anni fa erano due ospedali in affanno, il San Pio e quello di Sant’Agata, oggi è totalmente diverso. L’Ospedale di Sant’Agata si aggancia al Rummo e a breve sarà firmata una convenzione che stiamo stipulando con l’Istituto dei Tumori. Verrà il dott. Ascierto per l’attività di oncologia per diagnosi e cure”.

Proprio sul piano territoriale dell’Asl ieri si è discusso del progetto di fare di Sant’Agata un ospedale di comunità: “Non saranno ospedali uguali quello di Sant’Agata e il Rummo – ha proseguito Ferrante – ma ci sarà un piano destinato all’ospedale di comunità. Io mi devo occupare di sanità”.

Poi ha commentato la notizia del riconoscimento di un consistente investimento di circa 21 milioni di Euro nel contesto del Pnrr per completare, migliorare ed adeguare le strutture fisse del San Pio, sia per dotarle di nuove attrezzature ed apparecchiature. “Non so se riuscirò a farlo io ma nel caso sarà il mio successore a portare a termine questo programma sul quale ho lavorato tre anni intensamente. Quest’Ospedale ha sia le prerogative che i professionisti e vanta un’ottima reputazione all’esterno. Fino a qualche anno fa la struttura non aveva appeal ma oggi è tutto è diverso. Le strumentazioni sono all’avanguardia e si può guarire in sicurezza”.

Il direttore ha spiegato che sulla Ginecologia saranno fatti nuovi investimenti: “Stiamo prendendo un ecografo tridimensionale per l’ecografia di terzo livello, uno strumento all’avanguardia. Prima si doveva andare in centri esterni, oggi tutte le operazioni saranno svolte al San Pio in questo reparto”.  La chiusura è riservata al tema Covid: “Abbiamo ridotto i posti letto, siamo in una fase di dismissione. La prova del fuoco però sarà dopo l’estate”.