Benevento – San Gennaro, sotto forma di dipinto, è tornato a casa. Una importante immagine di questo Santo, tanto venerato dai napoletani, ma quasi sicuramente nativo di Benevento, è stata restituito alla comunità sannita al termine di una brillante attività di indagine condotta dai Carabinieri della Tutela del Patrimonio artistico di Udine. I militari hanno scovato nel bel mezzo del Mediterraneo, nell’Isola di Malta, un dipinto del XVII-XVIII secolo, olio su tela, raffigurante San Gennaro, rubato oltre cinquant’anni or sono da un privato della cittadina di San Lupo e, grazie all’intervento della Procura della Repubblica di Benevento, sono riusciti a restituirla al territorio di provenienza affidandolo alle Autorità religiose. Dopo la restituzione alla collettività sannita nello scorso mese di ottobre di due importanti sculture trafugate da una Chiesa di Guardia Sanframondi, la Procura della repubblica, coordinando questa indagine internazionale, ha quindi conseguito un nuovo successo nel campo del recupero delle opere d’arte trafugate al patrimonio nazionale: dagli Uffici di via De Caro di Benevento è infatti stato disposto l’affidamento in custodia giudiziale, con facoltà d’uso in favore dell’Arcivescovo della Arcidiocesi di Benevento, Felice Accrocca, dell’opera d’arte attribuita al maestro Giuseppe d’Arena. L’operazione è stata illustrata questa mattina presso il Salone Leone XIII del Palazzo Arcivescovile dai Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Roma e di Udine, delegati dalla Procura della Repubblica di Benevento. Sono stati proprio i militari di Udine che, da un’indagine partita nel 2020, seguendo le tracce di opere d’arte rubate su commissione nel nostro Paese, hanno appurato che stava per essere venduta a privati un’opera d’arte raffigurante San Gennaro: grazie ad un raffronto con le immagini ancora custodite del dipinto rubato tra la fine del 1969 e i primi giorni del 1970 da un’abitazione privata di San Lupo, e dopo un confronto sul data-base delle opere d’arte, e in coordinamento con il Comando dei Carabinieri di Roma, i militi di Udine sono riusciti ad ottenere dall’Autorità Giudiziarie dell’Isola di Malta il sequestro del dipinto in esecuzione di un Ordine Europeo d’Indagine. Da questo primo atto giudiziario, dopo aver interessato la Procura della repubblica di Benevento, è stato disposto l’affidamento in custodia all’Autorità ecclesiastica di Benevento.
Grande la soddisfazione da parte di mons. Felice Accrocca: “Questo bel pezzo d’arte viene riabbracciato. E’ anche insperato dopo oltre 50 anni non ci speravamo più. Sarà esposto al museo Diocesano , è un piccolo gioiello che il Sannio possiede. Questo dipinto arricchisce il patrimonio non solo della Diocesi ma dell’intera comunità”.
Il Procuratore Aldo Policastro ha detto: ” C’eravamo impegnati di portalo nuovamente nel Sannio. Fa parte del patrimonio culturale di questo territorio. I beni devono essere fruiti da parte di cittadini e studiosi”.
Il generale Roberto Riccardi ha detto: “Abbiamo recuperato un’identità culturale. Ora potrà essere visto da tutti i cittadini che lo vorranno. Abbiamo messo la nostra uniforme al servizio delle bellezze artistiche”. A descrivere l’attività investigativa è stato il maggiore Lorenzo Pella che ha sottolineato come l’attività sia stata complessa e complicata ma la sinergia con i Carabinieri maltesi e la procura di Benevento ha agevolato di gran molto il compito.
Presente questa mattina anche la Soprintendenza dei Beni Culturali con Mario Pagano che ha detto: “Quando si recupera un bene culturale e lo si rimette prontamente a disposizione dei cittadini, è sempre motivo di soddisfazione e orgoglio”.
Il sostituto procuratore Assunta Tillo ha spiegato che ha seguito la vicenda con molta attenzione e di essere rimasta interdetta quando ricevette la comunicazione da parte dei Carabinieri di Udine per quest’indagine ma la collaborazione è stata veramente fondamentale tra tutti gli attori in causa.