Fumata grigia tendente al nero a conclusione dell’incontro tra una delegazione di commercianti di via Gaetano Rummo e tre assessori comunali in merito ai lavori in corso per la Galleria Malies e l’ex Istituto delle Orsoline.
Il restringimento della carreggiata stradale di via Rummo nonché di una parte di piazza Commestibili ed il conseguente unico senso di marcia per i veicoli a motore, introdotto dalle Autorità Comunali nella scorsa settimana per realizzare in sicurezza gli imponenti lavori di ristrutturazione dei due immobili contigui, hanno creato problemi rilevanti per la mobilità nella zona che è racchiusa tra le Via Rummo, Torre della Catena, e via Porta Rufina, ma ha soprattutto dissuaso gli stessi pedoni a passare.
La conseguenza è che quella che fino almeno agli anni Ottanta del secolo scorso era la zona commercialmente più attiva della città, legata tradizionalmente al commercio dell’ortofrutta e degli alimenti e anche di altri beni, è diventata quasi un deserto. I commercianti della zona lamentano un crollo verticale degli incassi e delle stesse presenze di eventuali potenziali acquirenti. Da qui la richiesta di un incontro con i rappresentanti della Giunta per cercare di trovare una qualche soluzione al problema che, secondo i programmi edilizi ricostruttivi, dovrebbero persistere fino al 2026.
Evidentemente i commercianti temono di dover chiudere letteralmente le proprie attività e chiedono che una tale eventualità sia scongiurata. L’incontro però con tre assessori, Mario Pasquariello Luigi Ambrosone e Attilio Cappa non sembra aver portato ad alcuna soluzione operativa concreta. Secondo l’assessore Ambrosone, l’attuale cantierizzazione, stabilita dai protocolli tecnici, non può essere modificata, come richiesto dai commercianti: cioé non può essere riconsegnata Via Rummo al doppio senso di marcia perché sarebbe troppo pericoloso per la pubblica e privata.
Nè può essere in qualche misura riaperta al commercio una parte almeno della Galleria Malies per le medesime ragioni. Infine, non è stata accolta la richiesta di procedere almeno ad una riduzione della tassazione locale in capo alle Aziende in materia, ad esempio, di rifiuti. Insomma, i commercianti hanno incassato un “no” su tutta la linea, anche se con le espressioni di vivo rammarico degli stressi assessori.
L’assessore Ambrosone ha sottolineato: “C’è stato un confronto per cercare insieme di ridurre al minimo le loro difficoltà e disagi. I lavori devono essere effettuati e soprattutto nei tempi previsti. C’è il termine ultimo di giugno 2026, stiamo cercando di alleviare questi disagi”.
Come farlo, l’assessore parla della galleria Malies: “Ma manifestazioni d’interesse o qualcosa di simile con un cantiere atto e rispetto ad un piano di sicurezza è difficile ipotizzare. Io avevo proposto che il mercato ortofrutticolo di via Delcogliano che a breve saranno spostati in maniera itinerante saranno spostati dinanzi il Paladua in vai Adua avevamo immaginato di portarlo anche in questa zona. Vedremo”.
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