L’assessore all’Ambiente del Comune di Benevento Alessandro Rosa replica a De Iapinis:
“E’ necessario e doveroso esplicare una serie di precisazioni di natura tecnica e programmatica per fugare qualsivoglia dubbio dovesse sorgere nella cittadinanza, rispetto alle dichiarazioni apparse in questi giorni sui alcuni quotidiani locali, in evidente contrasto con la ferma volontà dell’amministrazione comunale di perseguire una corretta gestione del patrimonio arboreo cittadino.
Entrando nel merito del caso specifico di Viale degli Atlantici, va rappresentato che dal giorno del dissequestro, risalente allo scorso settembre, la struttura tecnica comunale preposta si è adoperata per organizzare le attività previste dalle risultanze delle analisi commissionate. Tale impegno è stato confermato con il mio insediamento, la dimostrazione tangibile è l’aver commissionato delle prove suppletive che fugassero eventuali incongruenze emerse dalla consultazione degli elaborati tecnici agli atti.
Volendo rassicurare i cittadini, giustamente interessati realmente alla salvaguardia dei pini di Viale degli Atlantici, rappresento che siamo ben consapevoli che le iniezioni endoxilematiche, “purtroppo”, sono al momento l’unico strumento di contrasto al temuto patogeno cocciniglia tartaruga. La locuzione “purtroppo” non è stata impiegata in modo casuale ma anzi è riferita a due aspetti che frequentemente vengono trascurati rispetto a questa pratica fitoiatrica:
- L’intervento determina una ferita alla pianta che può creare diversi problemi, in alcuni casi anche gravi (legno isolato per compartimentalizzazione, danni ai tessuti legnosi per pressione di esercizio del prodotto). In definitiva si rischia di far notare solo i “benefici” del trattamento, visibili esternamente, trascurando i danni, che in alcuni casi possono essere devastanti, che si arrecano all’interno dell’albero;
- L’intervento endoterapico non è un intervento risolutivo ma solo palliativo che deve essere ripetuto periodicamente.
Ciononostante, gli interventi di contrasto al patogeno, prescritti dalla perizia tecnica commissionata, sono in fase di organizzazione da parte dell’Ufficio Tecnico Ambiente. Le attività saranno programmate, nel rispetto delle indicazioni disponibili dalla lettura scientifica, nel mese di marzo. Infatti, trattandosi di un intervento invasivo, deve essere programmato nel momento dell’anno in cui maggiori sono le possibilità di riuscita, al fine di non disperdere risorse pubbliche e soprattutto per salvaguardare i nostri pini! Le esperienze disponibili dimostrano che l’esecuzione di interventi all’inizio della primavera, cioè nel momento fenologico dell’anno in cui la pianta è in piena attività vegetativa, comporta una più efficace somministrazione ed un migliore assorbimento del prodotto, garantendo, al contempo, di contrastare il picco di infestazione della cocciniglia che avviene nei mesi di maggio e giugno.
Tutti gli interventi saranno preventivamente concordati ed eseguiti sotto la supervisione del servizio fitosanitario regionale che oltre ad indicare il prodotto da utilizzare ( autorizzato dal Ministero) , indicheranno la procedura di smaltimento del materiale di risulta dalle eventuali potature e le essenze da rimuovere nel caso fossero irrecuperabili anche con i trattamenti.
La priorità è comunque tutelare l’incolumità delle persone poi il benessere delle piante infatti tutte le procedure dovranno seguire le indicazioni del Pan ~ Piano d’Azione Nazionale (PAN) per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari”.