Nuovo confronto, nella serata di ieri, in casa Pd. A sette giorni di distanza dall’infuocata assemblea della Rocca terminata con la sfiducia dell’ormai ex presidente del partito Antonella Pepe, il segretario Giovanni Cacciano ha chiamato a raccolta in federazione i segretari di circolo.
A prendersi la scena, questa volta, Umberto Del Basso De Caro. A differenza di quanto accaduto venerdì scorso, questa volta l’ex deputato ha parlato, ripercorrendo le tappe che hanno segnato le complicate e tese vicende del Pd sannita nei mesi di agosto e settembre. Una ricostruzione dove non potevano non trovare spazio gli avvenimenti che hanno visto protagonista proprio la Pepe. Nel mirino, ancora una volta, i rapporti tra la giovane dirigente sannita e alcuni punti di riferimento del Pd nazionale, a partire dal vicesegretario Giuseppe Provenzano. Rapporti decisivi per la scelta delle candidature e su cui già in occasione dell’ultimo congresso provinciale– avrebbe raccontato ieri De Caro in assemblea – la Pepe avrebbe puntato per condizionare le dinamiche interne al partito sannita.
Da ciò che è stato a ciò che sarà, nella seconda parte del suo intervento Del Basso De Caro ha posto l’attenzione sul prossimo congresso nazionale. All’assemblea dei segretari di circolo l’ex Sottosegretario alle Infrastrutture avrebbe lanciato l’idea di avviare una discussione su ruolo, funzione e identità del Pd. Se ne riparlerà venerdì, quando l’organismo tornerà a riunirsi.
Quanto al dato nazionale, rispetto alla corsa per la guida del Nazzareno, è ancora decisamente presto per immaginare endorsement e scelte di campo. Sapremo soltanto tra qualche settimana, dunque, se ha qualche fondamento l’indiscrezione proveniente da Roma e che vedrebbe Del Basso De Caro particolarmente attento alle mosse e alle parole di Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna e quasi certamente candidato alla segreteria nazionale.