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Un luogo di idee e di speranza, simbolo di antimafia che può restituire dignità a questo territorio“. Nuovo appello di Michele Martino referente di Libera Benevento che con l’associazione  del fondatore don Luigi Ciotti,  è tornato, per il terzo anno consecutivo, a brindare davanti all’ex cementificio Ciotta di Contrada Olivola, bene confiscato alla criminalità e non ancora restituito ai cittadini.

Forse qualche piccolo passettino in avanti c’è stato ma siamo ancora lontani dalla restituzione. I cancelli di quel bene confiscato  oggi erano  ancora chiusi. “Si prevede  infatti di poter consegnare entro la fine del 2025 l’intervento più consistente, quello relativo all’area del capannone già oggetto di finanziamento PNRR, poi finanziato con fondi del Ministero dell’Interno. Invece per la palazzina uffici mancherebbe solo l’attivazione della fornitura idrica, dopo di che si partirà per la procedura di affidamento”.

Presente questa mattina non solo cittadini, ma anche il Comandante dei Carabinieri della Stazione di Benevento Emanuele Grio,  la consigliera comunale di Benevento del gruppo misto Giovanna Megna e il segretario provinciale della Cgil Luciano Valle.

Martino ha sottolineato: “Facciamo un nuovo appello alla collettività. Inizia la fase 2.0 per il riutilizzo di questo bene e della villa Ciotta di via Ferrari e (dove si punta a realizzare un centro di aggregazione giovanile ndr ). Occorre iniziare a ragionare su cosa deve essere il riutilizzo, parlare del futuro di questa palazzina. Noi dobbiamo lottare contro il malaffare contro la corruzione contro l’usura contro il gioco d’azzardo”.

Poi ha aggiunto: “Le idee diventino lavoro e si trasformino in speranza”. Infine Martino ha voluto anche ricordare Cecilia Sala arrestata lo scorso 19 dicembre per aver violato la legge della Repubblica islamica dell’Iran: “Deve essere liberata, la libertà di pensiero non può essere confiscata da nessuno”.