Di seguito, la nota stampa di Angelo Moretti, Presidente e Consigliere comunale di CIVICO22, su Redito di cittadinanza e Patti imprenditoria civile.
“La città di Benevento qualche anno fa ha perso la titolarità della sua Camera di Commercio perché non c’era partita tra il numero di aziende ed artigiani presenti nel territorio avellinese con quello sannita. Ed è successo così che la nostra storica struttura di Corso Garibaldi sia stata ridimensionata in soggettività politica e quindi nella proposta di concertazione e propulsione per il territorio provinciale.
Stando ai dati di InfoCamere, la vitalità del nostro tessuto imprenditoriale non pare stia uscendo dalla crisi, anzi: si legge testualmente nel report del terzo trimestre 2021 che “l’andamento tendenziale rispetto mostra una depressione dell’imprenditorialità”.
Parallelamente, l’INPS ci riporta ieri un dato di aumento che, seppure importante, non può essere letto se non negativo: nel corso dell’anno 2021 i beneficiari del Reddito di cittadinanza sono stati 7915, comprese le centinaia di pensioni di cittadinanza, per una copertura totale di 17.036 persone con importo medio di 581 euro per i percettori del reddito.
Si tratta di dati tutt’altro che trascurabili su una popolazione provinciale che conta meno di 265 mila residenti.
Tra due questi due dati negativi ci potrebbe essere un collante positivo: una governance del lavoro!
La città di Benevento, infatti, ha fatto partire le prime decine di Progetti di Utilità Collettiva che si aggiungono agli oltre 7140 PUC avviati da 2064 comuni in Italia.
L’obiettivo da raggiungere in una zona come la nostra – così depressa ma al tempo stesso così ricca di risorse naturali, di fonti di energia rinnovabili, di attrazioni turistiche, di tradizioni gastronomiche e di nuovi saperi accademici – è portare ad una concreta occupabilità almeno il venti per cento di tutti i percettori del reddito di cittadinanza, coniugando per la prima volta il welfare con il rilancio economico della nostra area, attraverso un piano dei fabbisogni formativi.
Il presidente di Confindustria ha già chiesto mesi fa al governo di fare di più per l’apertura all’immigrazione perché nei distretti del lavoro mancano all’appello circa 400 mila operai: il primo tassello di questa “accoglienza” potrebbe essere quella di programmare nelle medie città nuove forme di preparazione e distribuzione del lavoro decentemente retribuito a partire dall’enorme flusso di denaro erogato dai Redditi di Cittadinanza.
Iniziamo da noi! Iniziamo da Benevento, andando oltre i progetti di utilità collettiva che rischiano di ripetere gli errori di quelle misure di LPU che non si sono trasformati in lavoro ma in altra assistenza diventata insostenibile.
Si potrebbe iniziare con una forma nuova: i Patti tra Enti locali, imprese e beneficiari per sfruttare tutte le occasioni della transizione energetica e a favore delle PMI previste nel PNRR”.