La nota di Sabrina Ricciardi chiarisce un punto che aveva spaventato la ‘giustizia sannita’. La senatrice tiene a precisare che si tratta di una riorganizzazione e non di un accorpamento. Questo il suo comunicato:
“Sarei davvero curiosa di sapere chi per primo ha tirato fuori la notizia dell’ipotetico accorpamento del Tribunale di Avellino con quello di Benevento. Mi auguro non si tratti di mere e fantasiose ricostruzioni giornalistiche, magari alimentate da qualcuno che ha interesse ad utilizzare in maniera strumentale la proposta di legge della collega parlamentare Scutellà, per partorire l’ennesimo attacco al M5S. Ho letto di fantomatiche “indiscrezioni provenienti da ambienti romani” con obiettivo finale dichiarato “l’efficientamento del Sistema Giustizia attraverso la razionalizzazione dei costi e quindi delle strutture e del personale pubblico attualmente impiegati nel Settore”. Notizie suffragate da quali atti, da quali contenuti? Ma qualcuno si è posto il problema di approfondire la questione anziché correre dietro ai gossip? Sarebbe stato sufficiente leggere in maniera accurata il testo della proposta per rendersi conto che non c’è alcun riferimento alla soppressione del Tribunale di Avellino ed al conseguente accorpamento con Benevento. Nella proposta di legge si parla di riorganizzazione, non di soppressione e accorpamento. C’è un passaggio nel testo che dovrebbe far riflettere e che secondo me è molto chiaro: “Pertanto appare necessario rafforzare il diritto di accesso alla giustizia ridefinendo gli assetti territoriali degli uffici giudiziari. Il presente disegno di legge prevede, dunque, ulteriori criteri per la preferenza nella scelta delle sedi da riattivare”. “Rafforzare il diritto alla giustizia” e “riattivare”, sono terminologie che mi pare vadano nella direzione opposta rispetto ad “accorpare” e “sopprimere”. L’italiano per fortuna è una lingua che lascia poco spazio all’interpretazione”.