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La dura vita delle retrocesse dalla serie B. Può racchiudersi in questa frase l’analisi delle statistiche relative alle squadre che nelle ultime dieci stagioni, da quando la C è stata unificata in un unico torneo, hanno subito riconquistato la serie Cadetta appena 365 giorni dopo la discesa nella terza serie nazionale. Tanti i motivi, in primis un contesto (anche economico) del tutto diverso rispetto alla serie B, torneo che predilige più la tecnica rispetto all’agonismo che domina in Lega Pro. Ma c’è altro: esattamente come è accaduto al Benevento, privarsi in tempi brevi dei calciatori che hanno i contratti più onerosi, scomodo retaggio della serie B, non è una operazione affatto semplice. Questo stato di cose, di conseguenza, implica un fisiologico ritardo nell’allestire la squadra per la vecchia serie C, un copione che la compagine giallorossa ha vissuto sulle sue spalle con il ritiro svolto al Mancini Park di Roma da Andreoletti con tantissimi calciatori che poi hanno lasciato il Sannio sul gong della fine del mercato.  

Partendo dalla stagione 2014-15, l’impresa di risalire subito è riuscita solo a Novara (2014-15), Cittadella (2015-16), Virtus Entella (2017-18) e Perugia (2020-21), mentre sono tantissime le squadre, pur molto blasonate, che hanno impiegato diverse stagioni per tornare in serie B o che non lo hanno più fatto. Particolarmente difficile, poi, è fare questo tipo di percorso nel girone meridionale, un exploit compiuto solo dall’Avellino negli anni 2000. Alle porte per il Benevento ci sono i play off, un vero e proprio cammino ad ostacoli con un plotone di 28 squadre pronte a darsi battaglia per un solo posto disponibile. Difficile, ma non impossibile.