Questa mattina, a Palazzo Paolo V, organizzato dalla Gesesa, si è svolto con la partecipazione delle istituzioni locali e di esperti, un convegno sul tema: “Sostenibilità dei sistema idrici”. Tanti i temi affrontati come il ritardo nella individuazione del gestore unico sul territorio provinciale, l’esame delle buone pratiche nella gestione degli acquedotti, le azioni concrete da intraprendere in sinergia tra Istituzioni e cittadini affinché si controllino i consumi e si finalizzino tali consumi per esigenze corrette, la vetustà delle reti che portano il prezioso liquido in tutte le case che attualmente vedono un a dispersione enorme lungo tutto il sistema di rete e il sistema regolatorio che l’Ente Idrico Campano intende avviare sul territorio. Nel confronto è finita anche la burocrazia, accusata proprio dall’Ente Idrico Campano, di frenare i programmi e i progetti di sviluppo e di ammodernamento che sono stati approvati e finanziati. Presenti numerosi sindaci della provincia di Benevento.
Il presidente di Gesesa Domenico Russo ha sottolineato: “E’ una tematica delicata e sentita per i cittadini. Stiamo investendo tanto per le nostre possibilità. Questo territorio attende degli interventi da parte della Regione Campania per voltare pagina così come si attende la gara per il gestore unico. Ci sarà un cambio epocale per il futuro con investimenti di centinaia di milioni di euro che sono fondamentali”. Il presidente Russo, poi, ha sollecitato la platea e i relatori anche sul tema del depuratore, altro argomento scottante per il territorio. Il sindaco di Benevento Clemente Mastella ha sottolineato come il problema delle reti colabrodo esiste: “Spero ci sia un intervento concreto da parte delle istituzioni preposte. Bisogna iniziare per poi vedere qualche risultato tra qualche anno”. Sull’Eic il primo cittadino ha aggiunto: “Devono determinare le condizioni, la modalità per l’assorbimento della gara e metterla a gestione per chi potrà partecipare. Devono decidersi, anche ascoltando le direttive della Corte dei Conti, noi siamo soggetti alle difficoltà. La Regione deve risolvere questo problema che non può dipendere da noi”. Ha preso, poi, la parola Il direttore generale dell’Eic Campano, Giovanni Marcello che ha parlato di una situazione complessa: “Le reti idriche soffrono di livelli di perdita molto significative. Alcune zone della Campania sono state oggetto di affidamenti nazionali del servizio. Nel Sannio è necessario ancora consolidare, siamo alla fase di gara”.
Il presidente dell’Eic Luca Mascolo ha detto: “Dobbiamo fare imponenti interventi di sostituzione delle reti, la distrettualizzazione e la modellazione idraulica per sopperire ad una rete infrastrutturale in Italia, ma soprattutto in Campania, a fine ciclo vitale. Qui alcuni interventi sono stati portati avanti come la diga di Campolattaro, un lavoro certosino, anche in virtù di un nuovo scenario. Dobbiamo recuperare gli invasi, la manutenzione delle reti e ridurre la dispersione idrica”.
Poi Mascolo se l’è presa con la burocrazia riportando le parole del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca: “Il male più grande è la burocrazia. E’ un problema drammatico. Io penso che siamo arrivati alla fine di un lungo iter che vedrà nascere la società Sannio Acque con la selezione del partner privato, lo speriamo. Il percorso non è stato semplice, la Regione ci è stata vicina, ma dobbiamo garantire stabilità e certezza dal punto di vista amministrativo”.
Mascolo ha poi parlato dell’Alto Calore: “Stiamo seguendo con attenzione la società. E’ stato un periodo lungo di travaglio che dobbiamo continuare a gestire. Loro devono avere uno scatto di orgoglio reggendo la sfida dell’efficienza e dell’economicità”.