Benevento – Il 3, 4 e 5 giugno torna al Mulino Pacifico, per il secondo week end consecutivo, “Racconti per Ricominciare”, il green festival diffuso, giunto alla sua terza edizione, ideato e organizzato da Vesuvioteatro con il coordinamento artistico di Giulio Baffi e Claudio Di Palma, ambientato negli spazi all’aperto di magnifici siti del patrimonio culturale e paesaggistico della Campania.
Un’esperienza teatrale immersiva ed ecosostenibile che utilizza esclusivamente le scenografie naturali e architettoniche dei luoghi e che, con la luce naturale e le voci non amplificate, bandisce qualsiasi forma di consumo energetico nei vari percorsi messi in scena prima del tramonto.
Storie di uomini e dei, frammenti di un passato prossimo o remoto, invenzioni goliardiche e brillanti, suggestioni letterarie di un futuro di là da venire si offrono all’esperienza degli spettatori. Tutte meravigliosamente calate nell’imponenza e nel fascino di luoghi da riscoprire, frequentare, vivere.
Tra gli spazi già protagonisti delle passate edizioni come il Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa, Villa Fernandes e l’Orto Botanico della Reggia a Portici, Villa Campolieto, Villa Signorini, il Parco sul mare di Villa Favorita a Ercolano, Villa delle Ginestre a Torre del Greco, il Palazzo Reale di Quisisana a Castellammare di Stabia, la Villa Fiorentino a Sorrento, figura anche il Mulino Pacifico di Benevento.
Ed è proprio nel giardino del Mulino Pacifico, che gli spettatori beneventani potranno godere nuovamente dei percorsi teatrali proposti dalla Solot Compagnia Stabile di Benevento, in scena dopo il successo dello scorso week end, anche il 3-4-5 giugno in doppia replica alle ore 18.00 e alle ore 19.15.
“Cechov ora – La seconda settimana” questo il titolo dello spettacolo in programma, liberamente ispirato ai racconti del celebre drammaturgo russo Cechov. Una performance molto divertente, scritta e diretta da Michelangelo Fetto che sarà in scena con Assunta Maria Berruti, Antonio Intorcia e Benedetta Russo, in cui il pubblico assisterà al portentoso corteggiamento da parte di un elegante galantuomo di campagna alla graziosa rampolla di un’antica famiglia contadina.