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E’ stato riammesso il cosiddetto ’emendamento Matera’ poichè proposto dal senatore di Bucciano per le ‘Misure di sostegno per gli enti locali di piccole dimensioni per l’ottimale organizzazione del servizio idrico integrato’ che nei giorni scorsi era stato dichiarato improponibile come emendamento del ‘Mille Proroghe’ ma che se ammesso avrebbe potuto allungare i termini entro i quali affidare il servizio idrico ai piccoli comuni.

Il senatore Mimmo Matera non si è arreso ed ha insistito nella sua azione. L’esponente di Fratelli d’Italia a Palazzo Madama ha chiesto, pertanto, di riesaminare le decisioni assunte dai presidenti dei suddetti organismi. Matera, lamentava e lamenta un’assoluta mancanza di informazione e consultazione delle comunità locali, sia preventiva che in corso d’opera, un mancato passaggio nei confronti degli attori comprimari di un processo complesso che investe una materia e un bene, l’acqua pubblica, che deve svolgersi con tutte le garanzie e tutele e non può tollerare sottovalutazioni, approssimazione, mancanza di seria programmazione strategica e operativa. I Comuni e le comunità locali sarebbero relegati a comparse di un film già scritto, quando invece gli spetta un ruolo di primo piano in una scelta fondamentale per i territori. Il procedimento seguito si presenterebbe palesemente viziato, esponendo i Consigli comunali al rischio concreto di adottare un atto illegittimo, con tutte le conseguenze che ne derivano.

La fretta, per Matera, può fare danni ancor più gravi. Questo lo ha indotto a presentare l’emendamento, per allungare i termini e per consentire, ove lo ritengano utile per la collettività, ai Comuni fino a 5.000 abitanti, che gestiscono il servizio direttamente, di continuare a farlo. Concludeva invitando a non adottare delibere illegittime.

Adesso l’emendamento sarà sottoposto all’esame delle Commissioni di competenza e poi proseguirà il suo iter legislativo, tortuoso e ancora lontano dal vedere lo striscione dell’arrivo. Ma intanto Matera si è preso la sua piccola rivincita in attesa di vincere la battaglia.