Ci sono due date da cerchiare in rosso per gli appassionati di lirica. Domenica 30 luglio e martedì 1 agosto il Teatro Romano di Benevento ospiterà infatti “Carmen”, opera di Georges Bizt, e il “Rigoletto” di Giuseppe Verdi. Ne ha parlato questa mattina Ferdinando Creta, direttore del sito storico, nell’ambito della conferenza di presentazione di un altro grande evento dell’estate, il Sannio Music Fest. “Il merito del ritorno della lirica sul nostro grande palcoscenico è del maestro Leonardo Quadrini. Non so come abbia fatto, ma gli va dato atto di questa splendida iniziativa”.
Proprio Quadrini (in foto), ai microfoni di Anteprima24, ha successivamente definito la scelta una sua ‘provocazione’. “C’è una fetta consistente di pubblico fortemente appassionata a questo genere, ma da tempo non trova riscontri in un cartellone che non lo contempla più – ha detto il noto direttore d’orchestra beneventano – E’ un fatto strano, perché la lirica in città era presente con una certa continuità dal 1969 e ha vissuto una lunga stagione che si è protratta per circa 40 anni. Poi è finita inspiegabilmente tra le cose dimenticate, nessuno ci ha più investito”, sottolinea con amarezza il maestro.
I tempi di rassegne come il “Luglio Musicale” sono ormai lontani sia dal punto di vista cronologico che sul piano delle abitudini di un tessuto sociale in costante evoluzione: “Era una tradizione consolidata che animava culturalmente la scena per un mese intero. Opera lirica, operetta, balletto e teatro classico si alternavano fornendo allo spettatore un variegato mix di generi che rendeva il clima bellissimo. E’ strano che non ci sia alcun impulso a recuperare quell’atmosfera”.
Quadrini sembra averla presa quasi come una questione personale. Trova “inspiegabile” che il filo con l’opera lirica si sia spezzato. Le ultime opere portate in scena al Teatro Romano – in effetti – sono state il Rigoletto (foto in fondo) e Pagliacci nell’ormai lontana estate del 2019. “Ma non tralascerei il buco nero della stagione invernale – prosegue il direttore -. Non tutti sanno che il Teatro Comunale, recentemente riaperto, fu inaugurato il 15 dicembre 1862 con l’opera lirica La Muta di Portici”.
“Il Vittorio Emmanuele è nato come teatro lirico – prosegue Quadrini – all’epoca rappresentava il centro della città con le sue opere meravigliose. Nel 1902 quel palcoscenico ospitò ben 12 titoli operistici. La stagione estiva al Teatro Romano, nel tempo, è stata la conseguenza naturale di una stagione lirica invernale. Tutto questo, d’un tratto, non è interessato più a nessuno, noto che in città c’è un’assenza di ragionamento in merito”.
Il direttore d’orchestra beneventano ha parlato anche di “operazione personale” in merito ai due spettacoli: “Tutti i patrocini sono a titolo gratuito, possiamo definirli morali perché non c’è alcun sussidio per l’organizzazione. La mia è una scommessa e, ripeto, una provocazione nei confronti della mia città. Sono stato nominato di recente direttore artistico della stagione lirica di Massa Marittima. Lì c’è una tradizione da 36 anni, una striscia invidiabile per una cittadina di 8.106 abitanti. Perché questa deve essere considerata un’utopia a Benevento, che ne conta molti di più e ha un passato tanto glorioso?”.