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Ospite dell’ultima puntata di Punto C, il format sulla serie C di Anteprima24, il direttore sportivo Natino Varrà che ha analizzato la stagione del Benevento, squadra reduce da un periodo difficile che ha fatto scivolare la Strega a -7 dal vertice: “In vetta c’è il Cerignola – ha detto – ma non credo che è già lo strappo decisivo perché il campionato è ancora lungo. A mio avviso la squadra da battere sarà l’Avellino perché ha allestito la rosa più forte. Il Benevento? Con l’arrivo di Pazienza il presidente Vigorito si aspettava una risposta che per ora non è arrivata, ma ad un nuovo tecnico va concesso tempo. In più quella giallorossa è una squadra costruita con i giovani. Io la vedo più di prospettiva piuttosto che pronta per vincere il campionato. Dopo un ottimo avvio ha avuto qualche difficoltà nelle ultime partite. La preoccupazione è per l’alto numero di gol subiti. Con Auteri avrei aspettato un attimo perché stava facendo bene. Ora, ripeto, a Pazienza serve tempo, anche se tempo non ce ne è se si vuole pensare a qualcosa di importante. I 7 punti di ritardo dalle vetta iniziano a diventare tantissimi”.

Il Benevento per dare una scossa alla propria stagione ha deciso di cambiare il trainer mentre il direttore tecnico Carli è rimasto al suo posto. “E’ antipatico parlare dei colleghi – spiegato il diesse Varrà – ma lo sappiamo di essere sempre sotto esame. Sicuramente al Benevento manca un attaccante e credo lo sappia anche il direttore tecnico dei giallorossi Carli. Ho visto diverse volte la compagine sannita e le è sempre mancata una punta capace di aggredire la profondità. E’ basato tutto su Perlingieri che è un 2005 bravo ma è caricato di troppe responsabilità. Ecco perché vedo una squadra di prospettiva che gioca con sei under e questo è un motivo di vanto, ma quando si cade nella negatività è dura uscirne fuori. Sono stato 4 anni (da stretto collaboratore di Pasquale Foggia) nel Sannio e so cosa significa. Pagherà Carli? Non lo so, ma quando non arrivano i risultati è chiaro che i presidenti fanno le loro valutazioni. Se decidi di non ricorrere al mercato perché credi nella rosa, poi è normale che paga chi si è assunto la responsabilità di questa scelta. Vigorito è una persona che ti fa lavorare, ma allo stesso tempo è molto competente e se aveva dato la disponibilità a fare mercato e qualcuno ha deciso di non farlo pagherà chi si è assunto il rischio di questa scelta”. 

Rivedi l’ultima puntata di Punto C con l’intervento integrale del diesse Natino Varrà.