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Era ampiamente intuibile, con il passaggio di Carmine Agostinelli in Fratelli d’Italia cambiano gli equilibri in seno al consiglio provinciale di Benevento. Lo scenario venuto fuori nella seduta del 29 ottobre, è abbastanza evidente: Nino Lombardi non ha potrà più contare sulla maggioranza assoluta dei consiglieri provinciali. 

Una situazione già chiara da diverse settimane, ma che comunque non andrà ad incidere sulla stabilità del governo della Rocca, almeno per i prossimi mesi. Se è vero, come è vero, che Lombardi non ha più la maggioranza, è vero anche che alla provincia non c’è un’opposizione. Da un lato il PD che, con l’assenza di ieri, ha dato un chiaro segnale strategico mettendo in evidenza la volontà di stanare il centrodestra.

Lo stesso centrodestra che, in seno al consesso provinciale, vanta ben tre anime distinte. Forza Italia va avanti dritta per la sua strada in netta contrapposizione alla maggioranza mastelliana, e le eccezioni mostrate dai due consiglieri Iachetta e Fuschini ne sono la dimostrazione plastica. Fratelli d’Italia, invece, con l’arrivo di Carmine Agostinelli, dovrà fare i conti con il passato, e l’astensione di ieri si aggiunge a quelle già tanto discusse di Mauriello in precedenza. 

Un quadro a tinte chiaro-scure. Ma come diceva Zafón, la forma conta quanto la sostanza, ancor di più nella politica. Il Centrodestra ed il Partito Democratico, per la prima volta probabilmente dopo quasi dieci anni, hanno la possibilità di fare lo sgambetto a Clemente Mastella. Basterebbe uscire dall’aula all’atto della votazione e far venire meno il numero legale.

Un atto formale, che in sostanza decreterebbe la sfiducia e l’apertura di una nuova stagione politica in seno al consiglio provinciale. Nel frattempo Lombardi gongola, e va avanti per la sua strada