Si terrà il 14 settembre, dalle ore 16.30 presso la Sala Graffiti di Palazzo Paolo V, l’evento conclusivo del Progetto OpS, Operatori di solidarietà, pensato e realizzato dalla Cooperativa sociale Social Lab76 e cofinanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nell’Ambito dell’Avviso Giovani per il Sociale 2018.
Due anni e mezzo di incontri e confronto che hanno coinvolto oltre 400 ragazzi e ragazze all’interno degli istituti superiori del Sannio. Un laboratorio di idee che ha coinvolto scuole, istituzioni ed associazioni del terzo setore capace di produrre risposte ai bisogni della popolazione scolastica e fornire nuovi strumenti per orientarsi, comprendere e conoscere fenomeni con i quali le giovani generazioni vengono a contatto quotidianamente.
L’evento finale sarà l’occasione per presentare il lavoro svolto durante il progeto, con laboratori e attività dedicate alle tematiche trattate. I ragazzi e le ragazze che hanno partecipato al progeto OpS, Operatori di solidarietà, animeranno l’evento con materiali video, mostre, creazioni artistiche e giochi, finalizzati a sensibilizzare i partecipanti e la popolazione sul contrasto ai fenomeni di discriminazione, violenza di genere, razzismo, abilismo, omolesbotransfobia.
La collaborazione tra istituti scolastici, istituzioni e associazioni del Terzo setore, maturata con il progetto OpS – Operatori di solidarietà, ed il ruolo delle “classi solidali”, quali luoghi di sperimentazione e di sviluppo dell’approccio solidale, si collocano nel più ampio obiettivo di costituzione delle comunità educanti.
“Per queste ragioni – sottolinea Maria Grazia Di Meo, presidente della cooperativa sociale Social Lab 76 – abbiamo deciso di proseguire il percorso intrapreso in questi anni, attivando una rete tra i vari attori che cooperi nell’ideazione, organizzazione e realizzazione di iniziative volte alla promozione di valori di solidarietà sociale, di diritti civili ed integrazione, alla partecipazione alla vita collettiva, alla prevenzione e rimozione di ogni forma e causa di discriminazione”.