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Si è appena concluso il progetto Amico Fragile, cominciato più di un anno fa, finanziato dal PNRR MISSIONE 5 INCLUSIONE E COESIONE – COMPONENTE 3 – INTERVENTI SPECIALI PER LA COESIONE TERRITORIALE. Il progetto, che era nato come intervento di tutela e prevenzione ad alta valenza sociale ed educativa per minori in situazione di fragilità che vivono in contesti svantaggiati, ha visto la nascita di un centro diurno polifunzionale dove i ragazzi e le loro famiglie si sono sentite accolte e ascoltate e una serie di attività educative. In primavera e in autunno sono stati attivati laboratori di autonomia, psicomotricità, danzamovimento terapia, musicoterapia, creatività e manipolazione a cura della Fondazione Giovanni Caporaso di Benevento presso la sede di via Aldo Moro. In estate, invece, è stato promosso il percorso “Naturalmente” che ha previsto molteplici attività all’aperto, presso la sede della comunità Faber di Calvi (BN). “Naturalmente” ha rappresentato l’apice del progetto e i laboratori sono stati tutti molto partecipati e ben accolti dalle famiglie: dall’ortoterapia alla pet therapy per mezzo del cane, dall’ educazione assistita per mezzo del cavallo alla musicoterapia nell’erba e laboratori di creatività. In totale, sono stati accolti più di duecento bambini di età compresa fra i 5 e i 12 anni. Molto soddisfatto il presidente della cooperativa sociale Faber, soggetto capofila del progetto, Maurizio Lepore: “Siamo riusciti nel nostro intento: quello di vedere un sorriso sulle faccine dei bambini, un sorriso vero, derivante dall’autostima che siamo riusciti a trasmettergli, un sorriso derivante dal sentirsi capaci di essere protagonisti nelle attività individuali, di essere attori e protagonisti nella trasformazione delle cose semplici che avevano a disposizione. Hanno imparato a prendersi cura sono delle piante e degli animali, sperimentando i primordi della comunicazione empatica con gli altri esseri viventi e si sono sentiti capaci. Questo era quello che volevamo realizzare. Ringrazio tutti i partner del progetto, in particolare tutti gli educatori, psicomotricisti e tutto il personale altamente specializzato che ha lavorato a stretto contatto con i bambini in quelli che noi, per praticità, abbiamo chiamato laboratori. Ancora una volta hanno dimostrato le loro grandi competenze professionali. Speriamo, e stiamo già lavorando per questo, che il progetto possa continuare anche il prossimo anno”.

La cooperativa sociale FABER dal 1999 si occupa del recupero e reinserimento sociale dei minori che vivono in contesti di forte disagio. I partner del progetto sono stati: Azienda Speciale Consortile B02, Associazione Progetto Vita, Nuovi Incontri Società Cooperativa Sociale, Fondazione Giovanni Caporaso. Già si sta lavorando, dunque, per il prosieguo delle attività che sono state di fondamentale aiuto per tante famiglie del territorio, come afferma la coordinatrice del progetto la dott.ssa Annunziata Rillo: “il progetto Amico Fragile e il percorso Naturalmente hanno coinvolto l’intero territorio del beneventano con una risposta a dir poco sorprendente, abbiamo avuto numeri che non ci aspettavamo e i nostri bambini hanno avuto la possibilità di misurarsi con tante nuove sfide, e noi con loro. Siamo realmente soddisfatti di ciò che insieme a tutti i partner abbiamo creato. Un ulteriore grazie va alle famiglie per aver creduto in noi e per aver partecipato gioiosamente a quest’iniziativa. Stiamo già lavorando per doppiare i percorsi in modo da garantire un continuum a tutti laboratori avviati in questo anno, cosicché nessuno venga lasciato indietro perché la mission di Amico Fragile è proprio la socialità e l’inclusione”.