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Si è appena concluso lo spoglio della seconda e ultima votazione del Premio Strega 2024, che ha proclamato Donatella Di Pietrantonio, con il romanzo ‘L’età fragile’ (Einaudi), vincitrice della LXXVIII edizione con 189 voti. Il premio è stato consegnato da Andrea D’Angelo, vicepresidente di Strega Alberti Benevento. Stefano Petrocchi, direttore della Fondazione Bellonci, ha presieduto il seggio di voto al posto di Ada d’Adamo, vincitrice nel 2023, morta l’1 aprile dello scorso anno a cui sarebbe spettato come da consuetudine. Hanno votato in 644 su 700 aventi diritto, pari al 92%. 

La serata si è svolta nella storica cornice del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma. Sei i candidati in corsa per il prestigioso riconoscimento letterario. Si tratta di Paolo Di Paolo con ‘Romanzo senza umani’ (Feltrinelli), Donatella Di Pietrantonio con ‘L’età fragile’ (Einaudi), Tommaso Giartosio con ‘Autobiogrammatica’ (minimum fax), Raffaella Romagnolo con ‘Aggiustare l’universo’ (Mondadori), Chiara Valerio con ‘Chi dice e chi tace’ (Sellerio), Dario Voltolini con ‘Invernale’ (La nave di Teseo).
L’evento, in diretta televisiva su Rai3, è stato condotto per la quarta volta da Geppi Cucciari, assieme a Pino Strabioli, che ha già guidato il premio letterario nel 2016 e nel 2019. Premio Strega 2024

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Ad aprire le danze con una veloce intervista è stato Paolo di Paolo che ha parlato del suo volume in gara. Sul palco è poi salita Donatella Di Pietrantonio, già vincitrice del Premio Strega Giovani, che ha spiegato il suo rapporto con l’Abruzzo e come tale territorio influenza la sua scrittura: “Per me è un vero e proprio un personaggio, tende ad occupare il ruolo di protagonista anche un po’ al di là delle mie intenzioni. L’Abruzzo è una terra aspra ma molto forte. Il paesaggio che mi interessa non è soltanto quello fisico ma soprattutto quello umano, anche perché quello fisico comunque influenza anche quello umano”. 

“Lei è una persona molto ironica, quanto questa ironia l’ha aiutata?” chiede Cucciari a Giartosio. “Vorrei mi avesse aiutato quanto ha aiutato lei” scherza lo scrittore. “Lei è molto iconica e mentre venivo qua pensavo al clima sereno che si è creato nel nostro gruppo che però stasera deve fare i conti con il suo umorismo”. 

Dopo l’intervento di Raffaella Romagnolo che si è soffermata sul suo romanzo e sulla sua “ricostruzione di quelle che sono le leggi razziste”, ha preso la parola Giuseppe D’Avino, presidente di Strega Alberti Benevento, ha ricordato la figura di Guido Alberti: “Negli anni 40, insieme a mio nonno, era amministratore dell’azienda. Insieme a Maria Bellonci diedero vita a questo Premio, ancora importantissimo nel panorama letterario. E questo non era scontato perché da due personalità così importanti non era detto che riuscissimo a raccogliere un testimone così notevole”. 

Chiara Valerio ricorda la scrittrice e attivista Michela Murgia, scomparsa lo scorso 10 agosto, con la quale aveva un forte rapporto di amicizia: “Mi mancherà tantissimo di lei. In particolare ricorderò per sempre Michela che suona il campanello presentandosi con nomi assurdi, la riconoscevo dall’accento”. 
L’ultimo finalista a salire sul palco è Dario Voltolini: “Il calcio è stato elemento di distrazione e di piacere in un momento drammatico per mio padre. Era una sua grande passione” spiega. Voltolini ha iniziato a scrivere il libro il 2 giugno, giorno del compleanno del padre, e lo ha terminato il 24 luglio, giorno morte: “È stata una scelta radicale quella di darmi dei tempi. mi sono dato questo limite perché era un libro improntato e fatto da un lato per lui e dall’altro per mia figlia che non ha conosciuto il nonno”. 

La classifica finale:
Al primo posto Donatella Di Pietrantonio con il suo romanzo L’età fragile (Einaudi), 189 voti Al secondo posto Dario Voltolini con Invernale (La nave di Teseo), 143 voti
Al terzo Chiara Valerio con Chi dice e chi tace (Sellerio), 138 voti
Al quarto posto Raffaella Romagnolo con Aggiustare l’universo (Mondadori), 83 voti
Al quinto Paolo Di Paolo con Romanzo senza umani (Feltrinelli), 66 voti
Al sesto Tommaso Giartosio con Autobiogrammatica (minimum fax), 25 voti.