Sulla questione del parcheggio di Porta Rufina è l’assessore Attilio Cappa a replicare a Vincenzo Sguera (leggi qui).
Scrive l’esponente della giunta Mastella: “La questione del parcheggio di Porta Rufina, è un’eredità, così come tante altre, delle precedenti amministrazioni ed affonda le radici nel lontano 2003 epoca di avvio dei lavori, ultimati nel 2011. Da allora si è generato un disastro dietro l’altro, ben noto alle cronache che non ha consentito ai cittadini, se non per un brevissimo periodo, di poter godere e fruire del parcheggio.
Le vicende giudiziarie tra le parti, protrattesi fino ai giorni nostri, sono la conferma della fumosità della storia, che ben lungi dall’essere una giustificazione é una mera constatazione e conferma, come la questione non sia affatto politica né dipenda da questa amministrazione: la realizzazione di un’opera pubblica mediante un project financing, l’esistenza di un’ATI, il fallimento dell’Azienda dei Trasporti che avrebbe dovuto curarne la gestione, tutte la cause annesse e connesse, non hanno consentito, stante la gravosa eredità, una pronta soluzione alla vicenda.
Ciò nonostante perdura l’interesse di questa amministrazione ed in primis del Sindaco alla riapertura del parcheggio di Porta Rufina, rimediando agli “errori” del passato, commessi dai suoi predecessori. Lunedì scorso, si è tenuto un tavolo tecnico presieduto dal Sindaco, per trovare, l’ennesima volta, una soluzione all’annosa vicenda ereditata.
Problematiche di natura amministrativa non sono di immediata soluzione e saranno affrontate nelle sedi opportune, anticipiamo che sono in corso le attività del settore legale finalizzate alla richiesta di revoca della convezione stipulata a suo tempo.
Stante la definizione della controversia tra AMTS e ATI, divenuta cosa giudicata, avente ad oggetto l’impugnativa del lodo arbitrale, l’amministrazione ha dato altresì l’avvio all’iter amministrativo finalizzato all’acquisizione del possesso delle aree, attualmente nella disponibilità della Curatela dell’AMTS per il ripristino, speriamo a breve, della piena funzionalità del parcheggio.
Così come sembra definita la vicenda degli oneri richiesti dall’ATI insinuati al passivo dell’AMTS.
Il condizionale al riguardo è d’obbligo in quanto la vicenda riguarda solo indirettamente il Comune di Benevento.
Sarà interesse della cittadinanza, invece, sapere che l’amministrazione si sta adoperando per realizzare nella parte sovrastante il parcheggio, un’area verde fruibile dall’intera collettività.
Non mi dilungherò sugli aspetti tecnici che saranno forniti, da chi di dovere e nella sede opportuna, in replica alle affermazioni prive di pregio e vuote di fondamenta.
La volontà certa ed indiscutibile di questa Amministrazione è di voler riaprire il parcheggio, prestissimo, rispettando però i tempi e le modalità confacenti al ruolo istituzionale perché la vicenda, ripeto ereditata, coinvolge attori non solo istituzionali.
Basta gettare fumo, alludendo ad un immobilismo che non appartiene affatto a questa amministrazione; evitare argomenti troppo noti per destare interesse o sorpresa, sui quali l’amministrazione sta già da tempo, approntando soluzioni a problemi ereditati dal passato, di responsabilità di altri ben noti soggetti politici.
Rispettiamo il ruolo, ma non apprezziamo il metodo utilizzato; esso non è di stimolo né di confronto e ahimè in ritardo rispetto all’attività posta in essere dall’amministrazione.
E’ sicuramente più difficile confrontarsi con la realtà e trovare soluzioni rimboccandosi le maniche, prendendo al contempo enormi rischi, piuttosto che osservare passivamente, superficialmente e criticare.
E’ l’ennesima interrogazione che riprova che chi scrive non conosce i fatti e non approfondisce adeguatamente le questioni; il livello istituzionale e la responsabilità del ruolo, dovrebbe indurre ad indagare più a fondo, non limitando la propria attenzione alle apparenze, soltanto per ricevere vuoti “like”.