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Ponte (Bn) – Ponte, in provincia di Benevento, questo fine settimana diventa la capitale del Jazz e della Falanghina poiché va in scena ‘Falanghina Jazz’ in programma nella centralissima piazza Mercato di Ponte. Una kermesse organizzata in sinergia tra Comune di Ponte, Pro Loco ‘Ad Pontem’, Pro Loco ‘La Rinascente’, Forum dei Giovani e il Nucleo Comunale di Protezione Civile.

Un evento per tutti gli amanti del vino, del jazz e del buon cibo diventato ormai un appuntamento annuale e che quest’anno si presenta con un programma ricco e variegato per l’arrivo in paese di tanti enoturisti e non solo!
Ventidue cantine del Taburno in degustazione con diversi piatti della cucina tradizionale da abbinare all’eccellenza territoriale della Falanghina del Sannio DOP, e non solo. Non solo enogastronomia ma anche musica eccellente. Stasera, Sabato 17, c’è grande attesa per il concerto di Antonio Onorato e il suo ‘Newpolitan Quartet’, una nuova interessante formazione con Il pianista/tastierista  salernitano Alessandro La Corte e i napoletani Giuseppe Arena al basso e Mario De Paola alla batteria che porterà in piazza a Ponte il caratteristico sound solare mediterraneo del chitarrista partenopeo. Questa volta si riparte dai suoni del primo cd “Gaga” fino ad arrivare a “Vesuvio Blues”, passando dalle atmosfere brasiliane agli indiani d’America, dal jazz al rock-blues, ma con la tradizione melodica napoletana sempre nel cuore.”
Breve biografia:
Antonio Onorato musicista eclettico, compositore fertile ed innovativo è entrato di diritto nella storia della chitarra italiana. Nei suoi 30 album pubblicati ha saputo innestare su linguaggi jazz-rock, gli stilemi armonico-melodici della tradizione napoletana fondendoli con la musica afro-americana, medio-orientale e brasiliana, elaborando uno stile originale e sempre in evoluzione. È l’unico musicista al mondo a utilizzare la breath guitar o chitarra a fiato, uno strumento rivoluzionario e futuristico.  Ha suonato in prestigiosi festivals e teatri in tutto il mondo tra cui il “Blue Note” di New York e ha collaborato con Pino Daniele, Franco Cerri, Toninho Horta, James Senese, Gerald Cannon, Enrico Rava, solo per citarne alcuni.
Prima di Antonio Onorato alle ore 20.00 ci sarà Vincenzo Salamone, artista poliedrico e istrionico di origini siciliane. Esprimerà un cantautorato intriso di veridicità e racconti sonori capaci di tessere trame sofisticate, imbracciando musiche balcaniche spruzzate dal blues, dal jazz  ed altre contaminazioni, dalla forma imprevedibile di un’avanguardia multietnica e priva di confini. Già vincitore del Premio Bruno Lauzi “canzone d’autore” 2016 e candidato nel 2015 alle Targhe Tenco e ad altri innumerevoli premi. Il suo secondo album “Pericoli e Ballate” esce il 24 marzo 2017 e a distanza di un mese il singolo “Se non m’inganno” va in rotazione su Radio Capital. Con il brano “Albergo Sognatori”, estratto da “Il Palliativo”, firma le musiche del film-corto del regista romano Andrea Natale, vincendo nel giugno 2017 il premio per le musiche al concorso cinematografico americano Southern Short Award.  Dopo aver girato fino a poco tempo fa, in lungo e in largo, con il “Pericoli e ballate Tour”, nel quale ha fatto conoscere ed apprezzare dal vivo il disco in formazione completa , torna a viaggiare, per tutto il 2019, con il “Tante Strade Tour”, nel quale i brani vengono rivisitati in chiave solistica, riportando le sue canzoni alla nuda essenza. Nel 2020 inizia la produzione di un nuovo disco (in uscita presumibilmente a fine 2021), e a luglio dello stesso anno ritorna in scena con Ortod’ossotour, con un nuovo spettacolo live che lo porterà in molte regioni d’Italia e nel quale farà gustare, perlopiù in versione acustica, una buona parte della sua produzione artistica. Parallelamente, porterà in scena una pièce da lui scritta, diretta ed interpretata, sulla vita e le canzoni dell’attivista e cantastorie licatese Rosa Balistreri, dal titolo “Scurru la vita” (Rosa canta e cunta ancora). Dopo uno stop forzato, ORTOD’OSSOTOUR riprenderà con varie tappe, da maggio 2021. 
Domenica invece a Falanghina Jazz il sipario musicale si alzerà alle ore 21.00 con Marco Zurzolo, colonna sonora del programma di Rai1‘I Bastardi di Pizzofalcone 2’.
Napoli… insieme alla gente che la abita, è uno stimolo continuo per la musica, per la cultura e per la creatività a 360 gradi. L’energia che trasmette questa terra, nel bene e nel male è immensa e, nel loro piccolo, vengono rubati giorno dopo giorno le emozioni, la poesia, l’eleganza e l’immensa tradizione, trasformandola poi in musica, quella stessa musica, che rende riconoscibile Napoli in qualsiasi parte del mondo.
Questo progetto nasce con uno scopo ben preciso, quello di rappresentare e raccontare Napoli rispettandone i suoni, i colori e la sua immensa tradizione.
In questo  progetto si ritrova una nuova visione della musica, che trova la sua ratio nella fusione di suoni e linguaggi diversi, che coesistono ed impregnano la cultura  che va  dal Jazz alla Canzone Napoletana  fino a raggiungere quella del Mediterraneo.
 Riprendendo il concetto di “song”, si intende creare un viaggio sonoro che rievochi ricordi e sensazioni  attraverso i racconti di Marco Zurzolo, e descrivendo le emozioni del popolo napoletano e della sua incantevole città attraverso le suggestive parole di Elvio Porta:
“Vista da terra, Napoli è bellissima. Molto più bella che vista dal mare. Perchè da terra si vedono i Napoletani. Perchè da terra si vede la vita”…
Quindi a Falanghina Jazz a Ponte questo fine settimana oltre ad esserci vino eccellente ci sarà anche musica di altissimo livello che offrirà a tutti i presenti un calice di jazz.