Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del Gruppo Consiliare “Cerreto Riparte”.
“Non hanno ancora chiuso bene il vecchio dissesto finanziario che già ne stanno preparando un altro. Non è una illazione, ma la triste conferma di quanto emerge dagli atti amministrativi. Infatti, con delibera di giunta n.259 del 30.12.22 l’amministrazione chiede alla tesoreria comunale della BCC l’anticipazione di cassa per Euro 1.606.573,38 per l’anno 2023.
Ma non basta. Con la delibera successiva, la 260, nello stesso giorno autorizzano gli uffici ad utilizzare (ad esempio per pagarsi gli stipendi mensili che si sono assegnati, 2000 euro al mese al sindaco e 350 agli assessori) anche i soldi che ricevono in cassa per pagare i servizi sociali o altro.
Ad entrambe le delibere mancava l’assenso degli assessori TEDESCHI e MEGLIO, chissà se per prudenza o indisponibilità.
Va subito detto che questi sono atti legittimi che ogni amministrazione può adottare a norma del D.lgs 267/2000, ma non sono atti opportuni. Sono la spia dell’incapacità di gestione di qualsiasi amministratore ed il preludio ad un nuovo dissesto.
I soldi presi in prestito (anticipazione di cassa) vanno restituiti con gli interessi, e chiunque capisce che, chiedere un prestito alla banca, è indice di malessere economico che porta le aziende al fallimento ed i comuni al dissesto.
Ma perché solo ora questa richiesta di prestito ? E’ facile rispondere. Sin dal 2009 il comune aveva adottato un regime di oculatezza nella spesa pubblica avendo rispetto dei soldi che i cittadini pagano con le proprie tasse, ora, restati soli e senza guida, sia i vecchi amministratori di second’ordine (sindaco in testa), sia i giovincelli inesperti di ultima generazione, credono che amministrare i soldi della gente sia pensare prima a loro che agli altri.
Un domanda vale per tutto: ma se non avete una € perché non rinunciate allo stipendio mensile che voi stessi avete introdotto dal 2021? Perché sprecare 60.000 euro all’anno che presi in prestito ne diventano almeno 70.000? Ma non finisce qui. A dimostrazione della mancanza di visione, o per riconoscenza, subito dopo le elezioni scorse hanno raddoppiato gli incentivi ai dirigenti comunali, passando dai precedenti 5.000 euro all’anno (oltre lo stipendio) a 10.000 euro all’anno. Un altro spreco di almeno 20.000-30.000uro che, sommati ai primi, fanno quasi 100.000 euro annui (500.000 euro in 5 anni). E poi, se un povero cittadino chiede una semplice catidoia sulla strada per non allagarsi o una lampadina di fronte casa si sente rispondere: il comune non ha soldi!”