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“Trovo semplicemente di cattivo gusto, che un autorevole docente universitario, per pubblicizzare un suo scritto sulla prima Repubblica, tiri fuori i report statunitensi del 1992 che gettano fango su un uomo che è stato processato e giudicato innocente dalla giustizia”. Così in una nota la senatrice Sandra Lonardo (Misto – Noi Centro), riguardo il libro del professor Andrea Spiri, ordinario di Storia dei partiti politici presso la Luiss, autore di “The end, 1992-1994. La fine della prima Repubblica negli archivi segreti americani”, che avrebbe recuperato, tra le carte segrete del Dipartimento di Stato americano, alcune considerazioni sul presunto rapporto tra Giulio Andreotti e personaggi in odore di mafia. “Andreotti tra l’altro non c’è più – spiega la Lonardo – e non può nemmeno difendersi da queste accuse, che vengono riesumate a distanza di 30 anni. Mi chiedo per quanto tempo ancora debba essere infangata la memoria di un uomo che è stato per sette volte Presidente del Consiglio, ha condotto un incisivo impegno antimafia durante i numerosi incarichi da lui ricoperti e ha rappresentato un pezzo di storia della politica del nostro Paese: sarebbe pure ora di smetterla, consentendogli finalmente di riposare in pace”.