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Un finanziamento da 20 milioni di euro per un piccolo comune è un po’ come vincere alla lotteria: ti fa svegliare di buon umore al mattino, ti cambia la prospettiva, immagini un futuro a colori. Sensazioni che magari può raccontare il sindaco di Sanza, centro del Salernitano che conta poco più di 2mila abitanti.

La dea bendata però c’entra poco. E’ Santa Lucia, intesa come palazzo, che distribuisce i premi.

In realtà tutto nasce dal Ministero della Cultura che ha chiesto alle Regioni di scegliere un borgo – tra quelli che soffrono di abbandono e spopolamento – da finanziare tramite il Piano Nazionale Ripresa e Resilienza.

L’input è stato ovviamente recepito dalla Regione Campania che ha prontamente avviato la “Manifestazione di interesse finalizzata alla selezione di un progetto pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi a rischio abbandono e abbandonati”.

Ventinove le istanze presentate. Tra queste, una Commissione istituita ad hoc doveva individuarne tre da sottoporre alla Giunta per la decisione finale.  Il cerchio si è stretto alla sopra citata Sanza, alla sannita Pietraroja e all’irpina S.Andrea di Conza.

Dovendo sceglierne una, la mano benevola dell’esecutivo di De Luca si è fermata nel Vallo di Diano, ai confini del Cilento. Non è dato sapere, almeno dalla lettura del processo verbale che ha determinato l’esito della competizione, quale sia stata la discriminante che ha fatto pendere l’ago della bilancia nella direzione salernitana (le tre contendenti avevano ottenuto il medesimo, “ottimo”, giudizio) ma tant’è: Sanza si è aggiudicata i venti milioni di finanziamento, così come i vincitori delle procedure simili che si sono svolte nelle altre regioni d’Italia.

Ma se l’analogia con la lotteria ha senso, allora non esiste solo il primo premio (per la verità sì, almeno a seguire le indicazioni del Mibac). Ecco dunque che la Regione ha disposto pureche vengano programmati finanziamenti – a valere sulle risorse a gestione regionale- anche per gli altri borghi della terna”.

Resta da capire se sarà solo un premio di consolazione o se anche Pietraroja e S.Andrea di Conza potranno realmente contare su risorse utili a rilanciare il proprio territorio. Lo meriterebbero. Come se lo è meritato Sanza.