Scrive Rosetta De Stasio, consigliere comunale di ‘Prima Benevento’:
“Quale consigliere comunale di opposizione e sottoscrittrice del documento depositato in occasione della seduta del Consiglio del 29 Aprile scorso, ritengo opportuno chiarire, per amore di verità, il senso della posizione assunta rispetto ai progetti del PNRR, che probabilmente è sfuggito a qualcuno che si erge, di tanto in tanto, a “giudice”, asserendo che l’opposizione “si sarebbe lavata le mani”.
Evidentemente il documento anche da me sottoscritto non è stato letto con attenzione, o presumibilmente non è stato letto affatto dal novello “censore”.
Oltre ad evidenziare la totale carenza di strategia e della necessaria visione d’insieme della città da parte dell’attuale Amministrazione comunale, nel documento sono state indicate in modo esplicito le esigenze della nostra città, che andrebbero affrontate con il metodo della progettazione partecipata e che potrebbero costituire parte integrante di quell’indispensabile “Master Plain” che, a mio parere, essere predisposto quanto prima per intercettare le sei missioni del PNRR
Le questioni evidenziate e portate all’attenzione dell’Amministrazione riguardano: Sistemazione di Piazza Risorgimento ed attuale area Terminal, recupero e destinazione edificio dei Monopoli di Stato in via XXV Luglio, area nodale di Piazza Duomo, definizione ed ultimazione Casa di Jonas onde evitare che resti un’opera inutile, ristrutturazione e conseguente utilizzazione delle palestre condivisa con le Associazioni sportive, redazione di un ”contratto di fiume” promosso da Benevento come città protagonista e non come semplice partner di altri contratti predisposti da altri, predisposizione Case della Comunità e della Salute, ITS, Patto Educativo della Città, modernizzazione ed utilizzazione razionale dei megaparcheggi, strutturazione di un Piano Urbano di Mobilità Sostenibile e di un piano di abbattimento delle barriere architettoniche ancora presenti in città, progettazione e realizzazione di un sistema cittadino di Depurazione delle Acque reflue, progettazione di un Piano di smaltimento e riciclo rifiuti che affranchi la nostra città dalla dipendenza dalle ditte napoletane, adozione di un Piano per il Verde e di approvvigionamento da fonti rinnovabili da inserire nell’ambito degli investimenti per la transizione ecologica, predisposizione e realizzazione di un progetto che renda Benevento Polo turistico, sia attraverso la valorizzazione e la cura dei monumenti e dei musei, che attraverso l’incentivazione e la promozione dell’enogastronomia e della produzione tipica locale, adozione di un Piano Commercio idoneo a ridare ai nostri esercenti la speranza di un futuro, redazione di un progetto per trasformare Benevento in una “social smart cuty”, attraverso l’innovazione tecnologica.
E’ evidente, dall’analisi delle proposte inserite nel documento presentato, che l’impegno profuso mira a portare all’attenzione dell’Amministrazione e della sua “cabina di regia” indicazioni progettuali che possono rientrare a pieno titolo nella missioni del PNRR e che, almeno per quanto comunicato dal Vicesindaco in Consiglio comunale, non sono state prese in considerazione fino ad ora, pur rappresentando punti essenziali di sviluppo e crescita della città
Peraltro le proposte, tra loro intimamente collegate, costituiscono aspetti di quella visione d’insieme di città che manca del tutto alla programmazione lacunosa e improvvisata dell’attuale maggioranza, che si è limitata, almeno fino ad oggi, a rispolverare vecchi progetti, probabilmente inutili.
L’auspicio è che, dall’alto della loro presunzione, gli odierni Amministratori diano un’occhiata ad un documento programmatico che è stato depositato quale contributo fattivo alla crescita della nostra città.
D’altro canto l’unico luogo in cui tale contributo poteva essere dato era il Consiglio Comunale, la cui convocazione era stata chiesta dai gruppi di opposizione per discutere il PNRR, stante il “divieto di accesso” in altri “luoghi” e la inesistente discussione dei progetti, perché mai pervenuti, nelle commissioni consiliari.
Avere messo per iscritto le proposte e le indicazione progettuali in occasione di un Consiglio Comunale non significa propriamente “lavarsi le mani” o “essere latente”.
Probabilmente si dimentica che “opposizione” non equivale solo a dibattito, peraltro senza l’interlocutore principale, se non unico (stante l’avocazione a sé di tutte le deleghe del PNRR da parte del Sindaco).
Spesso “opposizione” è anche critica, denunzia e proposta. Ed è ciò che si è fatto presentando un documento programmatico e propositivo”.