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Si fa? Non si fa? Si è fatto. Pnrr protagonista questa mattina a palazzo Mosti dove si è celebrato l’atteso e contestato Consiglio Comunale convocato per discutere dei progetti legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Consiglio che non s’aveva da fare per le opposizioni. Non oggi, almeno, considerata l’assenza del sindaco Clemente Mastella, titolare della delega al Pnrr e costretto a casa dal Covid. Richiesta definita “strumentale” dallo stesso primo cittadino che ha lasciato alla sua maggioranza il compito di sbrigare la pratica. A prendersi la scena, allora, è stato il suo ‘vice’ Francesco De Pierro.

A monopolizzare i lavori è stata la sua lunga relazione introduttiva. Un’ora e mezza utile a fare il punto su ciò che è stato fatto e ciò che si intende fare per cogliere “la più grande opportunità dai tempi del Piano Marshall”. “Anche se – ha pure sottolineato De Pierro – tanti sono ancora i punti interrogativi che presenta il Piano”. Quanto all’arrosto, tre sono i progetti già finanziati dal Piano pensato per rilanciare l’economia italiana dopo la crisi determinata dalla pandemia. Disco verde già ricevuto per la riqualificazione degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica (ERP) di via Cosimo Nuzzolo, per l’Urban center che rifunzionalizzerà l’area tra il Malies e l’edificio ex Orsoline e per la ‘nuova’ Stazione Centrale. Diversi anche i progetti già presentati, alcuni in proprio dal Comune (riqualificazione e unificazione delle scuole Sala e Torre; riqualificazione ex cementificio Ciotta; realizzazione asilo nido a Capodimonte; costruzione mensa alla Pascoli; nuova palestra per il Moscati) molti altri in sinergia con l’Asia e la Provincia.

Ma tante altre proposte sono pronte o in via di definizione. Il Pnrr è un cantiere apertissimo. Tutto è perfettibile ma stiamo lavorando tanto per creare le condizioni utili a rinnovare e ammodernare la Città”. In cauda venenum, nelle conclusioni è arrivato l’attacco all’opposizione: “Avrei voluto ringraziare anche la minoranza ma la mia apertura istituzionale, ovvero la proposta di indicare un esperto nella Cabina di Regia, non è stata raccolta”. E immediata, dal capogruppo di Città Aperta Angelo Miceli, è arrivata la replica: “L’assenza del sindaco era nota a tutti perché colpito dal Covid. Avevamo chiesto il rinvio perché era giusto discutere del Pnrr, tema cruciale per la nostra Città, col primo cittadino. La verità è che questo Consiglio – da noi richiesto – si tiene solo perché è arrivata la diffida del Prefetto ma per voi è un fastidio”. E anche sul merito, Miceli contesta la ricostruzione di De Pierro: “Non c’è un Piano Strategico dietro la vostra azione. Vi siete rapportati al Pnrr come se fosse un bancomat, cercando finanziamenti per progetti slegati tra loro. Così facendo, però, perderemo l’occasione di restituire a una Città in depressione una prospettiva di crescita e rilancio”.

L’intervento di Miceli, però, resterà l’unico da parte delle opposizioni. In assenza del sindaco, e bocciata la richiesta di rinvio, i consiglieri di minoranza hanno deciso di affidare pensieri e parole a un documento consegnato alla Presidenza del Consiglio. Scelta evidentemente non piaciuta al vicesindaco De Pierro: “Mi aspettavo un confronto forte e aperto. Così non è stato. Si vede che siamo stati talmente bravi da lasciare l’opposizione senza parole”.