“E’ una vittoria per le donne, per le coppie, soprattutto una grande conquista per loro”.
La manager Maria Morgante, ad un anno dalla riattivazione della Procreazione medicalmente assistita e della Fisiopatologia della Riproduzione Umana e Diagnosi Prenatale Integrata, si dichiara soddisfatta per il lavoro svolto e per le prestazioni offerte ai cittadini dal San Pio per questo settore.
I risultati eccellenti conseguiti per assicurare le capacità procreative hanno quindi spinto il San Pio di rientrare nei L.e.a. (Livelli essenziali di assistenza) e quindi nella platea delle prestazioni ed i servizi che il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) è tenuto a fornire ai cittadini.
Una Conferenza Stampa ad un anno dalla riattivazione del Pma si è svolto questa mattina dalla manager Maria Morgante, accompagnata dal direttore sanitario Roberto Alfano, da Francesco Cocca che guida del Dipartimento Materno-Infantile, Alfredo Nazzaro, responsabile del Centro Procreazione assistita del San Pio e Annalisa Salerno, responsabile del Laboratorio di PMA .
La manager Morgante ha sottolineato: “Abbiamo creduto in questo progetto. Non volevamo essere mediocri ma volevamo crescere. Sono numeri importanti quelli che abbiamo raggiunto grazie a professionisti di grande spessore. Siamo molto soddisfatti”.
La manager ha sottolineato come il prossimo mese di giugno il territorio sannita ospiterà il Congresso nazionale dei ginecologi: un segnale ed un riconoscimento importantissimo per il territorio delle aree interne.
E’ intervenuto Cocca che ha confermato: “E’ un circuito virtuoso. Dimostra che tutto funziona al meglio grazie alla progettualità e programmazione”.
Nazzaro, dal canto suo, ha dichiarato giusta e corretta l’intuizione del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca che ha voluto credere in questo progetto: “Il Presidente ha avuto coraggio di portare avanti questo settore. Noi dopo 5 anni di stop abbiamo riattivato questa unità operativa. Non era scontatissimo che si potessero replicare quei dati. Il personale è stato rinnovato per il 90% e sono state rinnovate le apparecchiature. Dovevamo testare il sistema assai delicato. Noi contiamo di arrivare per il prossimo anno di arrivare a cicli erogati superiori a 450. Deve essere punto di riferimento per il Mezzogiorno.”
Nazzaro ha spiegato come si riesca ad attrarre sul Sannio e sul San Pio anche coppie residenti fuori Regioni e questo conferma un assunto: “Puntiamo su una medicina di qualità“.