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Scrive Rosetta De Stasio, consigliere comunale di ‘Prima Beneveneto’: “Ho inoltrato all’Assessore all’Ambiente, Dr. Rosa, una interrogazione supplementare a quella già depositata lo scorso 9 marzo, nella quale chiedo di procedere senza indugio ad aviare l’iter per praticare la cura enderoterapica ai pini della zona alta della città, che rischiano, altrimenti, di perire. L’esigenza della ulteriore interrogazione è stata determinata sia dall’urgenza di risoluzione della questione, sia dalla constatazione che purtroppo, qualunque “albero che cada ovunque”, anche se a causa di un fulmine che lo colpisce, torni a far parlare di “pericolo imminente” e quindi di “abbattimento necessario”.

Qualche giorno addietro addirittura i cittadini che non condividono il progetto di “distruzione” degli alberi sono stati definiti dal Sindaco dei “cialtroni” , Ovviamente, a prescindere dalla ingiustificata caduta di stile, non può passare il concetto, FALSO, secondo cui “MEGLIO TUTELARE l’INCOLUMITA’ delle PERSONE, che QUELLA degli ALBERI”.

Nell’ATTESA di EVENTI IMPREVEDIBIILI alaa sottoscritta pare del tutto evidente che il problema non è in questi termini, ed è purtroppo altrettanto evidente che si continua a strumentalizzare fatti ed eventi che non hanno nulla a che vedere con l’esigenza di cura e manutenzione dei nostri alberi, patrimonio ambientale e storico di Benevento.

Per tale motivo ho ritenuto necessario sollecitare l’Assessore all’Ambiente affinchè intraprenda velocemente il percorso per praticare l’enderoterapia fitosanitaria idonea a debellare la “cocciniglia tartaruga” da cui sono affetti molti pini.

Di seguito la mia interrogazione:

“p r e m e s s o    c h e :

-in data 09 Marzo 2022 la sottoscritta presentava un’interrogazione URGENTE all’Assessore all’Ambiente (Prot. N. 24726) con la quale chiedeva di sapere se ed entro quali tempi Egli intendesse adottare provvedimenti idonei alla cura e manutenzione delle conifere ubicate nella parte alta della città al fine di debellare il parassita Toumeyella Parvicornis (cd.. “cocciniglia tartaruga”) da cui le piante sono affette da oltre tre anni, e che tipo di provvedimenti intendesse assumere, anche in considerazione di quanto risultava statuito dal Decreto Ministeriale del 4 Febbraio 2022;

-in particolare chiedeva all’Assessore all’Ambiente se riteneva opportuno procedere con il metodo della enderoterapia fitosanitaria di ultima generazione con iniezioni a bassa pressione controllata ed applicazione di protocollo certificato del prodotto VARGAS;

a tutt’oggi, nonostante il decorso di circa un mese, la sottoscritta non ha avuto risposta, nonostante l’interrogazione fosse stata qualificata come “urgente” e fosse stata richiesta espressamente risposta scritta, onde evitare i tempi “burocratici” della convocazione della seduta “question time” del Consiglio;

-dalla stampa ha appreso che ci sarebbe stata una riunione tra il Sindaco, l’Assessore all’Ambiente, il Dirigente del Settore Ambiente, il Dr. Izzo del  Servizio Fitosanitario della Regione Campania ed il Dr. Leva della Sovrintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per le province di Caserta e Benevento;

-sempre dalla stampa risulta che nella detta riunione si sarebbe “convenuto sull’opportunità d’immaginare un “progetto di rigenerazione complessiva dell’area anche in virtù del prossimo insediamento della “Cittadella degli Uffici Giudiziari nella ex Caserma Pepicelli”;

-non è dato comprendere cosa si intenda per “rigenerazione complessiva” dell’area, soprattutto se tale “rigenerazione” viene posta in rapporto con la famosa “cittadella degli Uffici Giudiziari”, in vista della quale la precedente Giunta e l’attuale Sindaco avevano adottato la famosa delibera n.41 che prevedeva il taglio indiscriminato di ben 352 conifere, evidentemente per creare lo spazio necessario ai parcheggi o alle infrastrutture necessarie per l’opera;

CONSIDERATO INOLTRE

-che qualche giorno addietro poi, sono apparsi svariati articoli sulla “presunta pericolosità” dei pini, in considerazione dell’incidente verificatosi a Roma, dove, per la verità, non è caduto alcun pino, ma un fulmine ha colpito un leccio abbattendolo (ipotesi che rientra in quelle definite come “evento naturale imprevedibile”;

-che il Sindaco, sulla scorta di tale notizia, dopo avere affermato che “il rischio esiste anche da noi” ha pubblicamente sul suo profilo Facebook definito “cialtroni” e “scienziati dell’ambiente” coloro che si interessano della questione relativa ai “pini”, accusandoli di andare alla ricerca di un pò di pubblicità;

-che, a prescindere dalla evidente “caduta di stile”, ancora una volta il Sindaco ha palesato la volontà di abbattere gli alberi poiché “pericolosi”;

-che a tutt’oggi non risulta essere stato richiesto alcun preventivo ad aziende specializzate nel settore in relazione alla spesa necessaria per procedere alla enderoterapia fotosanitaria dei pini affetti da cocciniglia;

-che per stessa ammissione dell’Assessore la enderoterapia va praticata nel periodo primaverile che è già cominciato;

-che è del tutto evidente che una ulteriore perdita di tempo determinerebbe la “morte” di molti pini, oltre i 26 da abbattere a cui fa riferimento l’’ultima perizia Cardiello;

-che pertanto vi è urgenza di avviare immediatamente l’iter di richiesta preventivi e successivo conferimento di incarico per procedere alla enderoterapia fitosanitaria;

-che il perdurare dell’inerzia, stante la consapevolezza dell’urgenza della risoluzione del problema, costituirebbe vera e propria complicità nella distruzione di un patrimonio artistico/ambientale della nostra città;

-che la somma prevista per la cura a mezzo enderoterapia dei pini affetti dal parassita sarebbe ricompresa in un range tra 28.000 e 35.000 Euro;-

Che tale somma è evidentemente molto più contenuta di quella che invece sarebbe necessaria per l’abbattimento, come confermato anche nella riunione operativa dal Dr. Izzo;

Tanto premesso e ritenuto, la sottoscritta, nella qualità,

C H I E D E

All’Assessore all’Ambiente di sapere:

-se ha richiesto ad aziende specializzate nel settore i preventivi relativi alla spesa necessaria per praticare la enderoterapia fitosanitaria di ultima generazione agli alberi affetti da Toumeyella Parvocornis;

-se ha richiesto, insieme ai preventivi, i tempi necessari per la pratica della terapia di cura;

-se ha adottato ulteriori provvedimenti per avviare l’iter burocratico del conferimento incarico ad azienda specializzata.

-se ha conferito incarico di effettuare ulteriori accertamenti sullo stato di salute degli altri alberi presenti in città, come, ad esempio, quelli ubicati nella zona del cimitero, e se intende estendere anche ad essi l’enderoterapia .

Rosetta De Stasio,

Consigliere Comunale “Prima Benevento”