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Sulla vicenda dei pini del viale Atlantici e l’allarme generato dalla presenza della cocciniglia interviene con una nota stampa Marialetizia Varricchio, consigliere comunale del Partito Democratico al Comune di Benevento.

“E finalmente la “bella addormentata” si svegliò dal sonno profondo e (forse!) capì che era il caso di intervenire per “avviare le cure per gli alberi malati al più presto”. “Meglio tardi che mai” dirà qualcuno e, invece, nel caso degli alberi il tardi è sinonimo di scarsa possibilità di recupero con un esborso economico importante rispetto ad un intervento tempestivo. Perché gli alberi sono esseri viventi e, in quanto tali, hanno necessità fisiologiche e stadi vegetativi in cui intervenire, che solo gli esperti conoscono a dovere. Sarebbe come dire ad un malato che è meglio iniziare la terapia in stadio avanzato piuttosto che non farla proprio. Nel caso dei pini, con almeno tre anni di ritardo! Ma perché non intervenire tempestivamente? Perché aspettare il richiamo della Regione, degli enti competenti, il continuo sollecito dei comitati cittadini? Del resto, proprio l’assessore Rosa il 2 dicembre 2021 annunciava: «procederemo come indicato da Procura e Soprintendenza». Sarà ancora valida questa affermazione visto che si parla sempre di abbattimenti? Stabiliti da chi? Con quale protocollo sono state redatte le perizie di abbattimento? Quale valutazione di rischio e con quali indicatori è stata condotta? È notizia del 19 luglio 2021, infatti, che La Procura procedé al sequestro in via preventiva, per le ipotesi di reato, in concorso, “di violazione della vigente normativa a tutela dei beni culturali e del paesaggio, aggravata dall’aver commesso il fatto con abuso dei poteri o con violazione dei doveri inerenti a una pubblica funzione e a un pubblico servizio) nonché di distruzione o deterioramento di habitat all’interno di un sito protetto”, di 352 alberi di pino a Benevento e “per il pericolo che si procedesse ad abbattimenti generalizzati, come previsto dalla delibera di giunta comunale n. 41/2020, senza i previsti presupposti e le necessarie previste autorizzazioni”. Ci auguriamo che, prima o poi, l’amministrazione si decida a rivolgersi a professionisti qualificati e non a chi pensa che l’abbattimento sia l’unica soluzione per evitare problemi”.