Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma di Gabriele Corona, del movimento “Altra Benevento è Possibile”. Di seguito il testo:
Oggi le strutture archeologiche di Piazza Santa Maria (piazza Cardinal Pacca) sono state coperte da teli bianchi in attesa delle decisioni del Soprintendente, Gennaro Leva, che finora non ha mai spiegato perché ha autorizzato il Comune di Benevento ad appaltare i lavori per la realizzazione del Front Office senza il preventivo scavo.
Eppure si sapeva da tempo che in quell’area vi erano la chiesa e il convento di San Pietro, le terme romane ed altre preesistenze storiche molto importanti come indicato in molti studi e in una relazione del 7 settembre 2020 inviata al Comune di Benevento dal Funzionario Archeologico di Benevento, dott. Simone Foresta.
Adesso la ditta incaricata vuole realizzare le strutture a servizio dei pullman turistici per le quali ha già firmato il contratto e il dirigente comunale, Antonio Iadicicco, insiste per collocarle in quella piazza perché ritiene che non sia possibile utilizzare piazzale Catullo, vicino al Teatro Romano.
Domani Leva incontrerà il sindaco Mastella e dovrà spiegare anche perché non ritiene di dover ampliare lo scavo vicino al mosaico trovato, proprio laddove, secondo la mappa di Benevento pontificia-incisione Casselli del 1781, era la chiesa di Santo Stefano a Foro che, secondo gli egittologi, veniva spesso costruita sui tempi dedicati ad Iside. (foto)
Il ritrovamento di reperti relativi a quella struttura di culto, darebbe grande impulso allo sviluppo del turismo, ma pare che all’amministrazione Comunale interessi di più spendere i 700 mila euro concessi dalla Regione Campania per realizzare sui reperti archeologici un Front Office che è già collocato nella struttura della Provincia in via Pertini, poco lontano dall’accesso al raccordo autostradale”.