“Siamo abituati alla continua autocelebrazione delle sue mirabolanti imprese, frutto di una immaginazione quanto mai fervida, e quindi manco ci facciamo più caso. Ma la continua polemica che Mastella alimenta contro l’opposizione consiliare richiede una replica puntuale: il sindaco vorrebbe una opposizione addomesticabile, prona ai suoi voleri e se possibile afona. Così non è, così non sarà e non riesce a farsene una ragione. L’ultima che ha detto è che ci opponiamo “a prescindere” (alla Totó) e che ci sottraiamo al “confronto costruttivo”.
Su che? Sono mesi che incalziamo l’amministrazione comunale perché esca dal torpore e affronti i temi cruciali della programmazione territoriale: piano strategico per il PNRR, piano urbanistico, piano della grande distribuzione commerciale, piano traffico e del verde pubblico. Tutto fermo! Navigazione a vista senza una chiara visione del futuro della Città. Nello scorso Consiglio Comunale abbiamo invitato Il Sindaco a confrontarsi nel merito di alcune proposte: recupero dell’ex tabacchificio di via XXV luglio per farne un moderno e funzionale centro congressi, integrato con un’area museale ed un incubatore per le imprese culturali; rilancio di Villa dei Papi come sede dell’Istituto Tecnico Superiore; acqua buona del Biferno per tutti i beneventani, senza più divisione fra cittadini di seria A e serie B; realizzazione di un campus universitario nella ex caserma Pepicelli; trasformazione del terminal degli autobus extra urbani in un interporto al servizio dello sviluppo turistico con servizi decenti, infopoint e botteghe coi prodotti locali.
Risposte? Zero! Anzi no, ci è stato detto che a causa del virus, della guerra, della siccità, delle inefficienze del governo, dei ritardi della Regione, e naturalmente di “quelli di prima”, il programma di mandato presentato al Consiglio grosso modo non si potrà realizzare. La verità è che Mastella non ama il confronto sui temi amministrativi, perché non lo appassionano, e preferisce ricorrere alla facile propaganda e parlare di se stesso. Ma noi non abbocchiamo più: preferiamo occuparci solo dei problemi della comunità, piuttosto che partecipare al teatrino quotidiano di una politica sempre più ego referente e poco concreta. Continui a parlare di sé il sindaco, noi continueremo a parlare ai Beneventani”.