“Non solo non erano pronti a governare, sono addirittura un pericolo per il futuro dell’Italia.” È quanto afferma Antonella Pepe, membro della Direzione nazionale del Partito democratico, in merito ai fondi PNRR e i trasferimenti ministeriali ai Comuni già destinatari di finanziamento.
“I ritardi accumulati in questi mesi di governo rischiano di far saltare miliardi di risorse del piano Next Generation EU, soprattutto a danno delle comunità locali e del Sud. Per appagare gli appetiti e gli interessi di parte, l’esecutivo ha ben pensato di smantellare la struttura di governance del PNRR messa in campo dal governo Draghi, ingolfando l’intera macchina amministrativa e bloccando iter già avviati.
Pur di nascondere la loro inadeguatezza, il governo Meloni non fa altro che piazzare bandierine ideologiche e cercare colpevoli, un giorno sono i migranti, un altro i diritti delle famiglie arcobaleno, o ancora di quelli che c’erano prima, che poi sono gli stessi di oggi considerando che al governo vi erano sia Salvini che Forza Italia. Eppure, stando ai dati ufficiali, ad essere incapaci di spendere sono proprio i ministeri di cui sono responsabili, mettendo in grande difficoltà gli enti locali e le imprese.”
Sui fondi bloccati, Pepe fa una disamina dettagliata: “Facciamo qualche esempio: sui Fondi di Sviluppo e Coesione (FSC), il cui reparto è stato definito oltre 6 mesi fa e che vede la Campania destinataria di 5 miliardi e 600 milioni di euro, aspettiamo ancora la riunione del Cipess. Altro che semplificazione e velocizzazione.
Ancor più grave dei fondi che devono arrivare sono quei finanziamenti di cui le amministrazioni sono già beneficiarie, hanno proceduto alle gare d’appalto e all’avvio dei lavori, hanno ricevuto l’anticipazione e proceduto alla rendicontazione e che da 6 mesi sono bloccati, in un palleggiamento continuo tra i ministeri e le piattaforme che si bloccano: è il caso dei finanziamenti relativi alla “Messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico”, con decreto emanato in data 23 febbraio 2021; “Sviluppo territoriale sostenibile”, art.1 commi 29-37 della legge 27 dicembre 2019 n.160; “Sport e periferie 2020” finanziate con decreto del capo dipartimento e firma delle convenzioni nell’anno 2022; “Scuole antisismiche 2018-2021 MIUR”. Tra i Comuni beneficiari dei fondi elencati ci sono alcuni che non sono stati in grado di procedere all’appalto a causa della mancata erogazione. Altri hanno dovuto sospendere i lavori, con gravi ricadute sulle imprese.
Stiamo parlando, in sintesi, di svariati milioni di euro, già programmati e assegnati, bloccati da 6 mesi, a danno soprattutto delle nostre amministrazioni locali e del già precario tessuto economico. Altro che incapacità di spesa degli enti locali e dei Comuni. Siamo di fronte al paradosso di un governo che proclama le autonomie, con discutibili disegni di legge che servono solo ad aumentare i divari, e nei fatti ne affossa le opportunità di sviluppo.
Inviterei – conclude Pepe – i rappresentanti sanniti di maggioranza a svolgere la loro funzione, magari con qualche selfie in meno e qualche richiesta in più, ed adoperarsi affinché non si perda l’ultima occasione per questo territorio di agganciare le realtà più dinamiche del Paese.
Perdere la sfida del PNRR vuol dire perdere quegli investimenti necessari a modernizzare la nostra sanità, aumentare i servizi, favorire gli investimenti economici. Insomma, a garantire ancora un futuro al Sannio”.