Mario Pepe si ‘difende’. La polemica determinata dalla decisione della Corte dei Conti sulla gestione finanziaria del Comune di San Giorgio del Sannio fa discutere da giorni. A intervenire, allora, è l’ex sindaco del centro del Mediocalore che dichiara:
“La Corte dei Conti, come scrive qualcuno con profondo spirito fazioso, non ha bocciato i conti del Comune ma ha invitato l’ente a rivederli e a rimodularli per evitare inasprimenti finanziari.
In verità devo dire che l’Amministrazione da me guidata non ha mai fatto spese fuori bilancio sempre attenendosi alle regole della finanza locale.
La Corte dei Conti non ha fatto nessun rilievo di responsabilità agli Amministratori, anzi ai tecnici, responsabili della stesura del bilancio , – come è di norma – redatto fin dal 2015.
La politica, come si sa, da indicazioni generali non redige le relazioni tecniche.
Non definisce i capitoli, non mette le poste economiche.
Devo aggiungere che fin dall’inizio del mio mandato amministrativo in assemblee pubbliche e in tutti i Consigli comunali – come ha fatto la dottoressa Accettola – fin dal 2016 ho messo in evidenza in più occasioni la deficitarietà strutturale del bilancio eliminando perfino le indennità per evitare ulteriori appesantimenti.
Con quale animo potevo deliberare le indennità di carica sapendo che il bilancio era sostanzialmente in deficit? Perché queste defaillance?
C’è stato un mancato introito da parte del Comune dei tributi (Tari-Imu) che non sono stati versati – come oggi – da molti contribuenti.
Le anticipazioni di cassa dipendono da questa carenza di entrate, non da scelte capricciose degli amministratori.
Per verificare tutto ciò basta consultare i tabulati dei contribuenti morosi per rendersi conto della reale situazione debitoria e del sostanzioso credito del Comune.
I debiti sono i crediti che non sono stati versati.
Vorrei cogliere l’occasione per ringraziare il Segretario Columbro, il ragioniere Mogavero i consulenti Dottori Gagliarde e Boniello ottimi e competenti professionisti.
Non posso ringraziare gli altri responsabili della ragioneria che si sono succeduti nel tempo.
Anzi!
In modo particolare i consulenti hanno condotto una ricognizione, uno studio per elaborare la relazione da mandare alla Corte dei Conti.
Se gli attuali amministratori frettolosamente con una cattiveria inaudita offendono gli amministratori di ieri, vorrei invitarli a organizzare un dibattito pubblico sulla materia alla nostra attenzione. Noi saremo presenti illustrando e chiarendo i nostri comportamenti. Senza consultare tutte le carte – dei bilanci pregressi – non possiamo mettere in mora gli amministratori.
Anzi devo ribadire che sempre abbiamo dato contezza ai cittadini delle oggettive difficoltà finanziarie sollecitando molte volte i morosi a versare le quote dovute”.