Sovraffollamento, degrado strutturale, spazi invivibili con precarie condizioni igienico-sanitarie, mancanza di attività trattamentali, carenza di risorse e personale. Sono le gravi e croniche criticità del sistema carcerario, evidenziate dalla visita presso la Casa Circondariale “Michele Gaglione” di Benevento, di Filippo Blengino – Radicali Italiani, insieme a Giovanni Cacciano – segretario provinciale Partito Democratico, Alfonso Maria Gallo e Rosario Mariniello – dirigenti +Europa, Paola Genito – membro della segreteria provinciale del PD con delega alla legalità, Paolo Maria Cavallo – portavoce di +Europa Benevento e Stefano Orlacchio – comitato nazionale di Radicali Italiani.
“Anche a Benevento c’è una presenza di detenuti elevata e preoccupante, quasi il doppio della capienza prevista dalla legge. Come in altri istituti c’è una carenza di organico, 50 agenti in meno rispetto alla pianta organica, c’è inoltre una grave carenza di funzionari. Questo causa un rallentamento intollerabile.”
Poi l’appello al Ministro Nordio: “Ci rivolgiamo nuovamente al Ministero, deve venire in carcere, deve assistere a quella che è diventata una sistematica violazione dei diritti umani. Le carceri purtroppo sono delle discariche sociali, per questo lo abbiamo denunciato per tortura, per questo visiteremo tutto agosto gli istituti penitenziari italiani”
Ma il sovraffollamento non è l’unico aspetto che rende la situazione critica: durante la visita odierna è emerso anche il caso di Angelo, un detenuto tansgender che ha completato la transizione e che vive una situazione di disagio quotidiana: “Una cosa che abbiamo notato qui a Benevento, considerato come un unicum italiano, sono le condizioni di Angelo, un detenuto ormai, dal momento che ha completato la transizione di genere. Si tratta di un caso limite, perchè si trova nella sezione femminile, con tutto ciò che comprenderete essere il suo disagio personale e delle altre detenute con cui condivide lo spazio.
Allo stesso tempo il Direttore non riceve indicazioni da parte del DAP e delle autorità competenti, su cosa fare per mettere in condizioni Angelo di poter trascorrere la detenzione con dignità. Trasferirlo nella sezione maschile? Riconoscerlo non idoneo alla detenzione carceraria? C’è bisogno di dare una risposta ad Angelo, che è si un unicum, ma che così come evidenziato dalla responsabile sanitaria, da qui in avanti potrebbero esserci più casi analoghi nelle carceri italiane.”
In conclusione l’intervento del segretario del Partito Democratico, Giovanni Cacciano: “L’impressione è che qui ci sia comunque una condizione relativamente migliore rispetto alla media nazionale, c’è il problema del sovraffollamento delle carceri che riguarda anche questa casa circondariale. In una struttura che può ospitare regolarmente 260 detenuti, averne oltre 400, ovviamente incide sulla qualità della vita e sui diritti dei detenuti che sono inalienabili. Noi come Partito Democratico insistiamo affinchè anche i diritti dei detenuti siano garantiti, ma su questo il Governo volge lo sguardo dall’altra parte”.