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Paduli (Bn) – Sta diventando un problema vaccinarsi e sei arriva a dover dire una cosa del genere, allora è lecito pensare che da questa pandemia se ne uscirà con le ossa rotte. Succede a Paduli e la denuncia è di quelle forti, fatta dal sindaco Vessichelli che ha richiamato tutti all’ordine e alle proprie responsabilità.

I medici di base non somministrano il vaccino ai propri pazienti che non hanno la possibilità di recarsi ai centri vaccinali. Provano a contattare l’Asl ma non riescono ad avere alcuna risposta. Ovvio pensare che in una condizione del genere è difficile poter avere delle certezze, in un periodo nel quale di confusione ce n’è già troppa. Una certezza deve essere il vaccino, non poter ricevere la propria difesa ha dell’assurdo.

Negli ultimi giorni stiamo ricevendo diverse richieste di aiuto da parte e per conto di persone anziane con gravi patologie o non deambulanti, che riscontrano difficoltà nell’effettuare la dose vaccinale a domicilio.

Tali disagi nascono dal fatto che i medici di base di Paduli ritengono non sia loro compito dover procedere alla somministrazione dei vaccini, come avviene invece in tanti altri comuni della provincia di Benevento e nell’impossibilità di avere una interlocuzione con l’Asl. In questa storia ritengo che ci siano precise responsabilità
L’amministrazione comunale, ritenendo un dovere morale ed istituzionale adoperarsi a favore in primis delle persone più fragili, invita tutti coloro i quali si trovino nella situazione sopra descritta (tale quindi da rendere indispensabile la somministrazione del vaccino a domicilio), di contattare gli uffici comunali, nello specifico il settore “servizi sociali”, nella persona della dottoressa Marrasso, nei giorni martedì e giovedì dalle ore 9 alle 13 e dalle 15 alle 17 per gli adempimenti necessari”.