“Al Comune di Benevento cala l’oscurantismo. Ai dipendenti del Settore Urbanistica è stato vietato di ricevere direttamente i consiglieri comunali, una disposizione alla faccia della trasparenza e del diritto di accesso”.
E’ quanto affermano i consiglieri comunali di opposizione Raffaele De Longis, Giovanni De Lorenzo, Rosa De Stasio, Francesco Farese, Floriana Fioretti, Gerardo Giorgione, Giovanna Megna, Angelo Miceli, Angelo Moretti, Luigi Diego Perìfano, Luigia Piccaluga, Vincenzo Sguera e Maria Letizia Varricchio. “Invitiamo l’Amministrazione a fare immediata chiarezza sul punto ed a ristabilire i diritti garantiti dalla Legge ai consiglieri. Nei giorni scorsi il funzionario responsabile delle risorse umane del Settore Urbanistica ha comunicato, infatti, con una nota ai dipendenti che tutte le richieste provenienti dai consiglieri comunali dovranno essere gestite esclusivamente dalla dirigente e pertanto ha invitato gli impiegati a non ricevere direttamente i consiglieri. E’ vero che l’Amministrazione Mastella ogni giorno innova il diritto amministrativo inventando nuove sbilenche procedure ma non pensavamo che una nota di un funzionario (nemmeno a firma del dirigente) potesse annullare il diritto di accesso agli atti o la funzione di indirizzo e controllo riservata ai consiglieri comunali dal Testo Unico. Non vogliamo pensare che l’Amministrazione Mastella, completamente in tilt nelle ultime settimane per le tremende figure rimediate pubblicamente su campo da golf, Sannio Acque, Malies abbia deciso di impartire la chiusura degli uffici in modo da provare a non far arrivare atti ed informazioni ai consiglieri. Pertanto, in buona fede, attendiamo una presa di posizione netta del sindaco Clemente Mastella, dell’assessore all’Urbanistica Chiusolo e di tutta l’Amministrazione che smentisca questa ‘disposizione’ grottesca e contraria ad ogni logica di trasparenza. Attendiamo anche con ansia di conoscere il parere dei consiglieri di maggioranza sull’impossibilità di essere ricevuti dai dipendenti e sull’obbligo di interloquire solo con la dirigente. Se non fosse così tremendamente grave ci sarebbe da ridere. Non sarà una nota, dal valore della carta straccia, a fermare il diritto di iniziativa e di controllo sugli atti del Comune che la Legge garantisce ai consiglieri e che i cittadini ci hanno affidato”.