Frosinone – Terza sconfitta nelle ultime cinque partite per il Benevento, punito dal rigore di Borrelli contro la capolista Frosinone. Le pagelle dei giallorossi:
Paleari 6: Nessun intervento e pochi pericoli fino al rigore decisivo di Borrelli. Nel finale è solo lui a sfiorare il gol del pari.
Veseli 5: Sbaglia banalmente nel cuore dell’area, difetta nell’impostazione e si fa infilare più volte da Caso.
Capellini 6: Gioca una buona partita organizzando il reparto. E’ l’unico del terzetto difensivo a non farsi ammonire.
Pastina 5,5: Inizia con qualche tentennamento, poi acquista coraggio e serra i ranghi. Lo agevola un Insigne in ‘giornata no’ (82′ Ciano: s.v.)
El Kaouakibi 6: Tanti errori tecnici ma le sue sgroppate quantomeno causano un pizzico di apprensione. Getta via la ghiotta chance del vantaggio nel primo tempo.
Tello 5,5: Spezza le linee di passaggio avversarie ma non trova la qualità giusta nel palleggio (89′ Improta: s.v.).
Schiattarella 6: Gioca con grande intensità, lo penalizza un’autonomia limitata. Sarebbe stato utile averlo in campo fino al termine. (67′ Viviani 5,5: Non riesce a dare respiro alla manovra come il compagno e la squadra abbassa di conseguenza il baricentro).
Acampora 5,5: Predilige un atteggiamento accorto e limita gli inserimenti, calando di rendimento nel secondo tempo. (89′ Koutsoupias: s.v.).
Foulon 5: Lotta fino al disgraziato e decisivo episodio del calcio di rigore che pregiudica una prestazione fin lì sufficiente.
Pettinari 6: Fa un gran lavoro in supporto dei centrocampisti e cerca il dialogo con Simy. Molto meglio nel primo tempo, nella ripresa si vede poco.
Simy 5: Anche il controllo più basilare gli risulta difficile. Farraginoso nei movimenti. (67′ La Gumina 5: Il suo ingresso in campo non aggiunge praticamente nulla)
Cannavaro 5: Il 3-5-2 sembra aver dato più compattezza ma resta il problema legato alla pericolosità. I centrocampisti sono timidi e le punte isolate, basti pensare che l’occasione migliore capita sui piedi del portiere. Le sostituzioni non pagano: la squadra esce ridimensionata dal cambio Schiattarella-Viviani.