Cosenza – La Strega cade a Cosenza e vede ridursi drasticamente le chance di agganciare il treno promozione diretta. Le pagelle dei giallorossi dopo il match del San Vito Marulla:
Paleari 5,5: Rischia sul tiro di Carraro, poi Caso lo grazia calciandogli addosso. Bene in uscita su Larrivey, incolpevole sul gol.
Elia 5,5: Situm è un’insidia dalle sue parti, si sovrappone raramente (27’st Moncini 5: mai pericoloso, parte ancora da posizione defilata. Un pesce fuor d’acqua)
Vogliacco 5: Grave disattenzione sul gol di Camporese, che svetta senza ostacoli
Barba 5,5: Rischia poco, forse anche lui avrebbe potuto fare di più sulla traiettoria del gol cosentino.
Letizia 5,5: Non è nelle migliori condizioni. Il gesto tecnico più importante è un cross che costringe Matosevic all’intervento di piede.
Ionita 5,5: Dopo un buon primo tempo, in cui si fa vedere in zona gol, rallenta il gioco e appare macchinoso nella ripresa rischiando il fallo da rigore su Situm. (40’st Brignola s.v.: in campo meno di dieci minuti compreso recupero, abbastanza per colpire una traversa).
Viviani 6,5: Mette Farias davanti alla porta nel primo tempo con un servizio delizioso ma il brasiliano calcia alto. Sbaglia solo un pallone nella ripresa lasciando a Caso l’opportunità del contropiede.
Acampora 5,5: A inizio ripresa sbaglia un gol facile per uno come lui. Poi Matosevic mura di gamba il suo tentativo di esterno. Manca di cattiveria.
Improta 5: Gara incolore, ma ha una buona chance nel finale, quando Vaisanen lo blocca in sccivolata.
Forte 5: Camporese non gli lascia spazio, ha soltanto un’opportunità nel primo tempo ma calcia alto. Difetta nelle sponde.
Farias 5,5: Potrebbe sbloccare la partita al 25′ ma calcia altissimo. Nella ripresa prova a riscattarsi servendo un cioccolatino ad Acampora, che però fallisce. (19’st Tello 5,5: spunti a intermittenza, ma dal suo ingresso il Benevento perde qualcosa in vivacità)
All. Caserta 5: Il Benevento domina il gioco ma stavolta dimentica di centrare la porta, dettaglio di non poco conto. Era una partita da vincere a ogni costo per continuare a sperare nella promozione diretta, ma è mancata la cattiveria. I cambi della ripresa hanno tolto pericolosità, resta l’amarezza di un ko ingiusto.