Il Benevento perde al Vigorito contro la Ternana subendo una tremenda rimonta. Le pagelle dei giallorossi.
Paleari 5: Due ottimi interventi sull’uno a zero ma ha ampie responsabilità sull’azione del gol che avvia la rimonta degli umbri.
Leverbe 4: Lento e prevedibile. Difettosa la comunicazione con i compagni, prova un’incomprensibile veronica e consegna di fatto il pareggio agli avversari.
Capellini 5: Scherza col fuoco quando Raul Moro lo punta, cancella un buon primo tempo con una ripresa da censurare.
Pastina 6: Per la seconda gara di fila è il migliore del pacchetto arretrato. Legge bene le situazioni difensive e non figura tra i colpevoli sui gol incassati.
Improta 5: Spinge poco sulla corsia di competenza e quando gli capita l’occasione giusta ci mette poca convinzione.
Karic 5: A un primo tempo di sostanza oppone una ripresa piena di errori sia al tiro che in appoggio. Lezioso, sbaglia le scelte.
Schiattarella 6,5: Detta con precisione i tempi dell’azione e dà modo alla mediana di respirare. Con la sua uscita il controllo del centrocampo passa definitivamente agli ospiti. (21’st Vokic 5: Impalpabile. Agisce sulla trequarti ma gioca prevalentemente in orizzontale).
Letizia 5,5: Mezzo voto in più per il salvataggio sulla linea a inizio ripresa, ma per il capitano è l’ennesima prova incolore. (21’st Masciangelo 5: non si vede praticamente mai).
Ciano 6: Circa settanta minuti di grande sacrificio. Al di là di una buona prima frazione offensiva, lo si vede anche ripiegare in difesa con aggressività (22’st Koutsoupias 5: non cambia volto alla partita).
Tello 6,5: Sarebbe delittuoso non sottolineare il suo ottimo primo tempo, condito dal tiro da cui nasce l’uno a zero. Si fa male nella ripresa. (30’st Farias 5,5: una sortita offensiva degna di nota e poco altro).
La Gumina 6,5: Reduce dall’infortunio, torna al gol dopo oltre un mese dall’ultima volta. Sbaglia un gol ‘facile’ in avvio, poi si procura e trasforma il rigore del 2-0 (30’st Forte 5: sbaglia anche il più facile dei controlli).
All. Cannavaro 5: Dopo un bel primo tempo era lecito attendersi qualcosa di più, o almeno in linea. Invece la squadra abbassa il baricentro, si intimorisce e infine crolla, penalizzata dalle sostituzioni (obbligate o meno). Ok l’emergenza, ma ora la zona play out è a un passo.