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Ascoli Piceno – Il Benevento espugna il Del Duca di Ascoli con una gara di cuore e orgoglio. Le pagelle dei giallorossi: 

Paleari 8: Miracoloso nel finale sul colpo di testa di Dionisi, attento a inizio gara e sul cross di Saric. Sulla qualificazione ci sono le sue manone. 

Letizia 6,5: L’avvio è sofferto, considerando che l’Ascoli prova ad affondare dalle sue parti. Cresce col passare dei minuti e fa partire l’azione decisiva. Stringe i denti uscendo in lacrime a dieci minuti dal termine per infortunio. (81′ Vogliacco 6: Gioca un quarto d’ora, recupero compreso, ma non cede di un centimetro davanti all’assalto ascolano)

Glik 7: Ritorno in grande stile dopo diverse settimane di stop. Arcigno e sicuro, è un muro invalicabile. Il posizionamento è perfetto, sempre sul pezzo. 

Barba 7: Pronti-via ed è quasi assist per Tello, che non arriva sulla sua sponda aerea per questione di attimi. Poi fa la sua super gara difensiva tenendo a bada Tsadjout. 

Masciangelo 7: Un assist che vale la qualificazione ma anche tante diagonali che tolgono le castagne dal fuoco. Tenuto in naftalina (forse troppo a lungo) si regala la notte perfetta. 

Ionita 6,5: Lì in mezzo c’è da lottare e non ha nessuna intenzione di sottrarsi. Limita gli inserimenti ma vince il duello rusticano con Saric.  (57′ Elia 6,5: Il suo è un ingresso sprint, subito due bei cross da spingere in rete che non trovano però fortuna. Arranca un po’ nel finale, ma per fortuna non sono errori che compromettono il risultato)

Calò 6,5: Gli errori non mancano nella prima parte di gara, ma nel finale è determinante per guadagnare centimetri e secondi preziosissimi. 

Acampora 7: Prende un colpo tremendo che lo costringe a giocare col turbante. Poi lo getta via ricordando il miglior Pantani. E’ il segnale che fa partire la scalata e dà la svolta anche alla sua prestazione. (90′ Petriccione: s.v.)

Tello 7: Inizia con un liscio, prende le misure e si regala qualche strappo pericoloso che non lascia tranquilla la difesa bianconera. Chiude da gladiatore. 

Lapadula 8: Basterebbe una sola parola: decisivo. Fa impazzire i tifosi con un’incornata perfetta, si sbraccia facendo reparto da solo per tutto il resto della partita. Tra i fischi dei 10mila del Del Duca. Gli attributi non gli mancano di certo. 

Improta 6,5: Fallisce il due a zero da due passi, ma come si fa a recriminargli qualcosa? Corre come un dannato, si adatta a ogni ruolo, esce con la spia della riserva accesa. (90′ Foulon: s.v.

All. Caserta 7: Stravolge la squadra con scelte inattese e ha ragione lui, prendendosi qualche rivincita dopo giorni di critiche. In campo va chi ne ha di più e nessuno dei suoi si risparmia. Qualificazione meritata per l’atteggiamento e la voglia in una serata tutt’altro che semplice. 

LA CRONACA DELLA PARTITA